Sui marmi del teatro Verdi le frasi celebri di Pasolini

Sui marmi del teatro Verdi le frasi celebri di Pasolini
PORDENONE - Non solo un «contenitore» di spettacoli ed eventi, ma a tutti gli effetti un soggetto indipendente che come «casa della cultura» veste le proprie vetrine e attira...

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PORDENONE - Non solo un «contenitore» di spettacoli ed eventi, ma a tutti gli effetti un soggetto indipendente che come «casa della cultura» veste le proprie vetrine e attira l'attenzione dei passanti.


Si tratta del teatro comunale Verdi che in questi giorni per commemorare i quarant'anni dall'assassinio di Pier Paolo Pasolini, oltre a ospitare un doppio appuntamento il 31 ottobre e il 2 novembre (atteso anche il ministro Franceschini), ha vestito le proprie finestre e pareti esterne con alcuni versi in onore al poeta e intellettuale casarsese. Un'operazione volutamente di grande impatto che non è sfuggita a incuriositi passanti che si sono soffermati a leggere le parole trascritte in nero sulle pareti del Teatro, sulle cui porte d'ingresso campeggiano le iniziali di Pasolini.



Non si tratta della prima volta che il Comunale «veste» finestre e pareti per promuovere un'iniziativa, senza accontentarsi di ospitare eventi e cartelloni, ma tentando di entrare in comunicazione con la città. Era accaduto quando per lanciare la stagione erano comparse delle enormi forme geometriche rosse e grigie che avevano colorato alcuni dei pannelli in marmo della facciata, suscitando perplessità, forse disapprovazione, ma senza dubbio anche qualche curiosità tra i pordenonesi. O ancora, quando le pareti esterne sono diventate per l'occasione enormi schermi su cui proiettare immagini in movimento (durante le Giornate del Cinema Muto) o sono state disegnate virtualmente, esperimento di arte urbana.


Del resto l'intenzione di trasformare il Teatro e renderlo un soggetto vivo, è stato l'obiettivo dichiarato di Giovanni Lessio già dagli albori della sua presidenza del Verdi. Uno scopo perseguito anche a colpi di Happy Hour all'interno del foyer, il cui scopo era riuscire a portare nel teatro nuovi fruitori oltre al tradizionale pubblico, aperitivi che avevano aperto una divergenza di opinioni tra Lessio e il sindaco Claudio Pedrotti preoccupato per un eccesso di euforia in tempi di crisi. Infine il novantesimo compleanno festeggiato con uno schermo led sempre acceso, «finestra» aperta 24 su 24 sul territorio, in cui promuovere non solo gli appuntamenti in cartellone ma anche eventuali messaggi pubblicitari degli sponsor. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino