PORDENONE - Allarme animali abbandonati. Soprattutto cani e gatti ma anche esemplari esotici. Dal 1 giugno ad oggi sono 93 i felini che, dopo essere stati rinvenuti nel...
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L'ANALISIPer i cani la situazione è ancora più complessa. Abbandoni, sequestri giudiziari e furti commessi all'interno di proprietà private: a pagare il prezzo più alto, ancora una volta, sono loro. Poco cambia se sono meticci o di razza. Il vero problema, come sempre più spesso accade, sono i padroni, incapaci a gestire il loro amico. Così il 2019 rischia di essere ricordato come un anno nero per la Destra Tagliamento. Su più fronti, dai sequestri agli abbandoni. «Gestire una struttura così complessa come la nostra sostiene la presidente del Rifugio è sempre più difficile. Gli animali che arrivano sono tanti e ognuno ha una storia diversa dall'altra. Ci sono quelli custoditi per conto dei comuni convenzionati, quelli che scappano per una banale distrazione del padrone e quelli che sono stati maltrattati o hanno morso qualcuno. Gli abbandoni, per dire il vero, ma questo solo per quanto riguarda i cani, non sono in aumento: è sempre più difficile, infatti, trovare un cane sprovvisto di microchip». Per i gatti, invece, il discorso cambia. E parecchio. «Nonostante le massicce campagne di sensibilizzazione verso l'opportunità della sterilizzazione i padroni che aderiscono a queste iniziative sono ancora pochi. In cima alla classifica dei comuni dove si sterilizza meno risulta Pordenone. Un esempio? In circolazione ci sono (anche) colonie di 100 gatti».
SPECIE ESOTICHENon solo cani e gatti: ad essere abbandonati lungo le strade o nei prati sempre più frequentemente sono gli animali esotici. Tartarughe, rettili, pesci tropicali. In particolare, anche di recente, sono state trovate tartarughe d'acqua abbandonate lungo i corsi d'acqua o nei laghetti, pesci tropicali nei torrenti o nei canali di irrigazione, ma sono in forte aumento anche le segnalazioni relative a volatili selvatici mentre in città - e non solo - crescono a dismisura anche gli smarrimenti di iguane e serpenti di varie specie. Valter Bergamo, referente del Centro di recupero per il soccorso della fauna selvatica in difficoltà o sequestrata, dà un consiglio a chi si dovesse trovare davanti a cuccioli di capriolo: «Non toccateli poiché, essendo inodori, potrebbero essere abbandonati dalle loro mamme». Alberto Comisso
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Il Gazzettino