PORDENONE - Quasi quattro ore di caccia all'uomo all'interno e sui tetti del grande negozio di abbigliamento Smart Modastore, sotto lo sguardo allibito di tanti clienti...
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L'ipotesi era che alcuni malviventi si fossero introdotti nel negozio durante la mattinata rinchiudendosi poi nei bagni, con l'intento di approfittare della chiusura per il pranzo per mettere a segno un colpo. Resisi conto di essere stati scoperti, sarebbero tuttavia riusciti a fuggire prima dell'intervento delle forze dell'ordine. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la commessa Pamela Coden, responsabile delle operazioni di chiusura: poco dopo le 12.30, spente luci e musica di sottofondo, la donna ha avvertito alcuni rumori sospetti.
Durante i controlli di routine in camerini e toilette, la donna era entrata nell'antibagno e si era accorta che le porte di entrambi i bagni risultavano chiusi dall'interno. A quel punto ha allertato le forze dell'ordine, l'istituto di vigilanza privata Corpo vigile e avvisato il direttore del negozio Franco Danielis, mentre insieme alle altre due colleghe che si trovavano nel negozio è uscita all'esterno, come previsto in caso di situazioni di pericolo.
Pochi minuti ed è iniziata la lunga caccia all'uomo: otto poliziotti in compagnia dei vigili del fuoco con l'autoscala hanno battuto palmo a palmo l'interno della grande struttura, le cui dieci porte perimetrali risultavano sbarrate e chiuse con i lucchetti, nell'ipotesi anche che eventuali ladri acrobati avessero potuto rimuovere i pannelli del controsoffitto e fuggire attraverso gli intercapedini.
Le forze dell'ordine hanno lavorato ininterrottamente fino alle 16 circa, considerata anche l'ampiezza dell'edificio, senza tuttavia trovar traccia degli intrusi. A quel punto è stato attivato per mezz'ora l'allarme antiintrusione e antincendio, come estremo tentativo di verificare presenze estranee nel negozio; poi l'esercizio è stato riaperto al pubblico.
Nessuna telecamera è presente sul posto ad aiutare le ricerche, e nel corso della mattinata non sarebbero state notate presenze sospette all'interno del negozio, dove pure il personale è particolarmente attento per scongiurare i frequenti tentativi di taccheggio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino