“Botta & via” all'istituto Marchesini La scuola indaga sulla pagina sexy

La pagina su facebook che fa riferimento al Marchesini
SACILE - Di pagine che si intitolano "Botta&via" su facebook ce ne sono a centinaia, generalmente legate al nome di una città. Ciò che sta succedendo a Sacile, però,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SACILE - Di pagine che si intitolano "Botta&via" su facebook ce ne sono a centinaia, generalmente legate al nome di una città. Ciò che sta succedendo a Sacile, però, rappresenta un caso unico in provincia. Dal 20 novembre scorso è comparsa online la pagina "Botta&via Marchesini".




La pagina scorre virtualmente tra i corridoi dell'istituto superiore Marchesini e vede tra i protagonisti armati di tastiera non solo ex alunni, ma anche e soprattutto chi attualmente frequenta l'istituto superiore. Ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni impegnati a scambiarsi messaggi finalizzati a un solo scopo: trovare compagni preferendo l'approccio diretto e molto esplicito.



La reazione dei vertici scolastici, venuti a conoscenza della pagina Facebook, è stata decisa. Il primo commento del reggente dell'istituto, Aldo Mattera, è teso a stroncare sul nascere l'iniziativa: «Cerchiamo di scoprire chi ha aperto questa pagina e soprattutto se davvero risultino coinvolti alunni della scuola, in special modo minorenni. È una cosa su cui necessariamente bisogna intervenire. Se sarà il caso si proverà a chiudere la pagina».



Come? Innanzitutto segnalando al popolare social network il contenuto come inappropriato e inoppportuno. È il primo step, preludio ad un'azione più forte (diretta eventualmente alla Polizia postale), a cui però l'istituto non vuole arrivare. Ma chi c'è dietro la pagina che fa scalpore? Un post dà un indizio, seppur parziale: "Siamo due ragazze", si legge. Sarà vero? Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino