Quando si parla di amianto a scuola, si salta sulla sedia. Se a Pordenone si parla dell'edificio che ospita la primaria Gabelli, la cassa di risonanza diventa ancora...
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GLI ESPERTI
L'intervento di miglioramento sismico programmato dal Comune alla Gabelli è in fase di progettazione definitiva. Prima di redigere il piano, però, era necessario scandagliare l'edificio scolastico, e proprio in quella fase i tecnici si sono imbattuti in alcune tubazioni rivestite con materiale a base di gesso, che com'è stato riportato in una determina della giunta pordenonese, «potrebbe contenere amianto». Così è scattato l'allarme e si è messa in moto la procedura prevista dai protocolli comunali. La fibra d'amianto è pericolosa in quanto composta da frammenti che, se liberati, possono risultare cancerogeni in caso di inalazione o contatto. Al momento non c'è la certezza che all'interno della Gabelli ci sia pericolo, ma le analisi che saranno pronte tra oggi e domani chiariranno ogni dubbio. «La prudenza è d'obbligo - ha detto l'assessore Walter De Bortoli, che sta seguendo la vicenda passo dopo passo - e quando si tratta di giovani alunni la prudenza deve necessariamente essere massima». Il documento stilato dal Comune è più che mai chiaro: «Si rende necessario - si legge - eseguire con massima urgenza dei prelievi e delle analisi di laboratorio per l'identificazione del materiale ritrovato».
LA SPIEGAZIONE
Sia la dirigenza scolastica dell'Istituto Pordenone Centro che l'assessorato competente invitano alla prudenza, ma allo stesso tempo c'è la necessità di agire tempestivamente per garantire l'incolumità di chi studia o lavora all'interno della Gabelli. «Le verifiche che avevamo svolto in precedenza all'interno dell'edificio della Gabelli - ha spiegato De Bortoli - avevano sempre dato esito negativo. In questo caso si sta parlando di un sottoscala. Lì si trovano alcune tubazioni rivestite con materiale in gesso. Si tratta di lavorazioni che risalgono agli Anni 70 e bisogna controllare per evitare brutte sorprese. Eventualmente - ha aggiunto l'assessore pordenonese che sta seguendo la vicenda - si procederà ad una bonifica». Intanto il Comune ha provveduto ad assegnare l'incarico per lo svolgimento delle analisi del materiale prelevato dal sottoscala della scuola Gabelli. Nei locali finiti sotto la lente d'ingrandimento c'è una vecchia caldaia. Lo stucco in gesso potrebbe contenere tracce d'amianto, e trattandosi di locali frequentati da alunni minorenni, la prudenza è massima. La ditta incaricata dall'amministrazione comunale si è già messa all'opera per fugare ogni dubbio: in ballo ci sono i lavori di efficientamento anti-sismico di uno degli edifici scolastici più importanti di tutta la città, e non si può prendere la vicenda sotto gamba. Dall'altra parte è arrivata la rassicurazione della dirigenza scolastica. Gli studenti, infatti, ieri sono entrati regolarmente in classe e hanno svolto le lezioni come ogni giorno. In caso di bonifica necessaria nel sottoscala interessato dal problema, saranno prese decisioni puntuali a salvaguardia della salute degli alunni. Per ora le attività proseguono regolarmente, e ciò significa che non è stato ravvisato alcun rischio per chi lavora o studia alla Gabelli.
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Il Gazzettino