Parchi e aree verdi vietate ai cani: il Comune senza i soldi per i segnali

Parchi e aree verdi vietate ai cani: il Comune senza i soldi per i segnali
PORDENONE - Oramai è guerra aperta tra chi con il cane, come del resto prevede la legge regionale, vuole entrare in tutte le aree vedi delle città e chi, invece, ritiene che...

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PORDENONE - Oramai è guerra aperta tra chi con il cane, come del resto prevede la legge regionale, vuole entrare in tutte le aree vedi delle città e chi, invece, ritiene che per questioni igieniche ci sono della zone in cui è meglio vietare l'accesso al migliore amico dell'uomo.




Una battaglia che ha preso in mezzo anche il Comune che da un lato non si è ancora adeguato alla norma regionale perchè parco Galvani e parco San Valentino restano interdetti ai cani, anche portati al guinzaglio, ma dall'altro non ha provveduto neppure a definire le aree, all'interno di quelle aperte, in cui i quattro zampe devono restare fuori. Perchè? Sembra che la mancanza di fondi in cassa (sempre il solito patto di stabilità) abbia impedito al Comune sino ad ora di acquistare la segnaletica con i divieti di accesso ai cani e non abbia consentito di delimitare le aree vietate, esattamente come prevede la norma regionale. La legge, infatti, ha invertito la situazione: ora i cani possono entrare ovunque, spetta al Comune decidere dove - con segnaletica contraria e definendo la zona - vietarne l'accesso.



Se mancano le segnalazioni, però, non è possibile far rispettare i divieti e anche la polizia municipale non è abilitata a dare multe e a far rispettare le norme. Per questo capita sempre più spesso che i cani attraversino le zone verdi e i parchi anche dove giocano i bambini con tutte le conseguenze del caso soprattutto se i padroni non raccolgono i bisogni dell'animale. Toccherebbe, infatti, al Comune vietare il passaggio degli animali, ma mancano le segnalazioni.



«Non mi risulta che questo sia il problema principale - taglia corto l'assessore all'Ambiente, Nicola Conficoni che su questa questione lavora in accoppiata con il collega Vincenzo Romor che ha in carico il regolamento degli animali - casomai stiamo monitorando attentamente tutte le zone verdi disponibili e stiamo facendo una sorta di censimento su quali aprire ai cani e quali, invece, delimitare e lasciare interdette. Pordenone da tempo ha messo a disposizione tante aree verdi per la sgambatura degli animali e su questo fronte è una città all'avanguardia. Presto - conclude Conficoni - delimiteremo anche il resto».

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Il Gazzettino