«Quei messaggi sospetti di Trifone a Teresa a sei giorni dall'omicidio»

Giosue' Ruotolo con la fidanzata Rosaria e le vittime del delitto, Trifone e Teresa
PORDENONE - La difesa di Giosuè Ruotolo mette le mani sugli atti dell’indagine con sei mesi di ritardo e schiera un plotone di consulenti e giovani assistenti che...

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PORDENONE - La difesa di Giosuè Ruotolo mette le mani sugli atti dell’indagine con sei mesi di ritardo e schiera un plotone di consulenti e giovani assistenti che stanno analizzando verbali, informative, tabulati telefonici, filmati di ricostruzioni e sopralluoghi. In aula, a Trieste, i legali del militare di Somma Vesuviana hanno insinuato dubbi su testimonianze, ricostruzioni e valorizzato alcuni messaggi che l’accusa aveva accantonato perché, in seguito agli accertamenti, non avevano portato a nulla. Si tratta di alcuni messaggi trovati nei telefonini dei fidanzati uccisi e divulgati da "Quarto Grado". Sono stati scambiati tra Trifone Ragone e Teresa Costanza l’11 marzo, sei giorni prima del delitto, e lasciano a pensare a un ipotetico pestaggio con un certo Raschi. «Amore ho fatto a mazzate», scrive Trifone. «Ma che dici, amo’, mi fai preoccupare», replica Teresa. «M’ha crepato Raschi. Un casino, zigomo rotto». A che cosa si riferisce Trifone? ...

 
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Il Gazzettino