PORDENONE - Il progetto dell'associazione Vivere il fiume, non si è mai trasformato in qualcosa di concreto. Si parlava di un'area ricreativa sulla sponda sinistra del Noncello, di...
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LA RICHIESTAAl momento si tratta solamente di un'azione esplorativa. Non si parla di cifre, anche perché la trattativa dovrebbe essere avviata tra la Curia e il privato. Ma la novità riguarda l'interesse da parte di un nuovo soggetto. L'area di cui si parla è esondabile, e non c'è alcuna variante urbanistica in grado di cambiare lo stato delle cose. Pertanto le uniche installazioni che si potrebbero realizzare dovrebbero essere rimovibili, e per nessuna ragione permanenti. Ecco perché anche il nuovo soggetto privato vorrebbe trasformare la zona della Santissima in un'area sportiva, fatta di attrezzature in grado di essere rimosse in tempo alle prime avvisaglie di una piena del Noncello.
L'INTERESSE PUBBLICOMa c'è un altro attore che potrebbe inserirsi nella partita. È il Comune, che però per acquisire l'area di proprietà della Curia avrebbe bisogno di approfittare di un cavillo. Un ente pubblico, infatti, può rilevare un terreno privato solamente se riesce a dimostrare l'aspetto strategico dell'operazione. Dall'entrata in vigore del patto di stabilità sono bandite le operazioni che non rientrano in questa categoria.
Come potrebbe diventare strategica l'acquisizione della sponda sinistra del Noncello nell'area della Santissima? Il legame potrebbe essere trovato nell'ambito dell'operazione che riguarda la navigabilità del fiume e la realizzazione del collegamento tra la fiera e l'imbarcadero del parcheggio Marcolin. «Potremmo valutare interessante la sistemazione dell'area - ha spiegato l'assessore Amirante - ai fini della realizzazione del percorso fluviale. In questo modo anche il Comune potrebbe entrare nell'operazione. Intanto aspettiamo che l'interesse del nuovo soggetto privato che si è fatto avanti diventi concreto. Non è escluso che l'ente pubblico faccia la sua parte, perché si tratta di un bene da valorizzare a vantaggio di tutta la cittadinanza. Intanto noi andiamo avanti con i progetti che ci competono, con un occhio di riguardo a come potrà cambiare il Noncello nei prossimi anni».
Marco Agrusti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino