PORDENONE - L’evidenza non si può negare, infatti neanche gli amministratori che della lotta anti-degrado hanno fatto la loro bandiera di mandato hanno potuto...
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LA MAPPA
I nuovi mendicanti sono arrivati a Pordenone da poco più di una settimana. Una delle ipotesi al vaglio del Comune e delle forze dell’ordine è che queste persone siano giunte dalle località balneari del territorio, che lentamente si sono svuotate dopo il periodo delle vacanze. Ma capire da dove sono arrivate serve a poco. In questo momento è necessario affrontare il fenomeno e arginalo. Le zone nelle quali si registra la concentrazione più alta di accattoni sono quelle che ruotano attorno ai due corsi e che terminano in piazza Risorgimento. E tra i tavolini dei bar sono ricomparse anche alcune donne che utilizzano la strategia del bigliettino: lasciano un pezzo di carta su ogni banco, per poi ripassare dai clienti e chiedere un’offerta in denaro. Spesso lo fanno offendendo chi non apre il portafoglio e magari invita la persona ad allontanarsi, e non sono mancati nemmeno gli epiteti rivolti ai baristi stessi, che per questo si sono rivolti all’amministrazione chiedendo una stretta sui controlli.
I DASPO
Intanto si stanno mobilitando le forze dell’ordine. Il comandante della polizia locale, Stefano Rossi, ha notato negli scorsi giorni tre persone di colore che stavano chiedendo la carità in centro, mentre si è proceduto all’identificazione di un cittadino nigeriano che stazionava in via Mazzini. Lunedì, poco dopo le 22, una persona senza fissa dimora è stata fatta allontanare da via De Paoli. Ma è in centro che si registra la nuova impennata dell’accattonaggio. L’amministrazione Ciriani si è impegnata sin dai primi giorni per combattere contro un fenomeno difficile da controllare. Da un anno è in vigore il nuovo regolamento di polizia urbana, che prevede - come negli stadi - la possibilità di emettere dei Daspo in grado di mantenere lontane dal territorio cittadino le persone che si sono rese responsabili di comportamenti molesti. La misura è stata approvata ed è entrata in vigore esattamente un anno fa. Sino ad oggi i Daspo emessi a carico di accattoni e persone riconosciute come moleste sono stati 25, mentre dal 1 gennaio i provvedimenti sono arrivati a quota dodici. Il territorio - è ciò che si evince da un’analisi svolta dalla polizia locale - è particolarmente appetibile in quanto sostanzialmente privo di concorrenza. E la fine dell’estate ha mostrato che nonostante le ronde degli steward e il regolamento di polizia urbana, il fenomeno dell’accattonaggio è ancora in vita e che gli accattoni sono sempre alle porte della città. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino