MANIAGO (Pordenone) - Va al Pronto Soccorso dell'ospedale di Maniago durante l’orario di servizio, ma lo trova chiuso a chiave. È capitato ad un paziente della Pedemontana...
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«Una situazione incredibile - commenta l'accompagnatore del paziente - che mi ha spinto a rivolgermi ad un'altra struttura, ma credo che non possa essere tollerata. Ci avevano detto che il Pronto soccorso sarebbe stato chiuso di notte». Prova a spiegare quanto accaduto il direttore sanitario Giuseppe Sclippa. «Premesso che il nuovo Punto di primo intervento non è tecnicamente un Pronto Soccorso, sono stati adottati protocolli che evitino l'assenza contemporanea di tutto il personale, ma di fronte a emergenze importanti potrebbe capitare».
Nel caso specifico Sclippa esclude che sia accaduto: «Non abbiamo registrato situazioni di questo tipo e pensiamo a un disguido per difetto di comunicazione, i pazienti devono suonare un campanello rosso per annunciarsi e forse l'infermiere non ha sentito».
Tra le accuse rivolte al Punto di Primo intervento c'è però anche di aver spedito a Spilimbergo un paziente che doveva terminare una flebo solo perché alle 20 il reparto chiudeva: «Lo scorso 7 ottobre - precisa Sclippa - ma il trasferimento, con terapia infusiva annessa, è stato disposto per effettuare una Tac che a Maniago non c'è». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino