PORDENONE Una collezione di dischi, libri e spartiti musicali che Mario Bortolotto, musicologo di fama internazionale nato a Pordenone nel 1927, ha voluto lasciare alla sua...
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LA MOZIONE
Ma che fine ha fatto questo lascito? Dove si trova e, soprattutto, avrà il posto che gli spetta in città? Lo chiedono, in una mozione indirizzata al sindaco Alessandro Ciriani e alla giunta (inserita all'ordine del giorno della seduta odierna), i consiglieri di opposizione del Movimento 5 Stelle, Cittadini, Pordenone 1291, Il Fiume e Partito Democratico. Dopo un escursus sulla vita di Bortolotto, che i suoi studi hanno posto fra i maggiori interpreti delle avanguardie musicali a lui contemporanee, ottenendo dal maestro Riccardo Muti il riconoscimento della capacità come pochi altri di mettere in relazione la musica con le altre altri, i consiglieri arrivano al punto. Tenuto conto che il maestro Bortolotto ha lasciato in eredità la propria preziosa collezione di dischi, libri e spartiti a Pordenone, l'opposizione ritiene che tale gesto meriti un riconoscimento della sua città che potrebbe così rendergli omaggio e testimoniare di aver dati i natali a uno dei più brillanti musicologi della storia italiana. Le opposizioni, visto che l'amministrazione comunale progetta di adibire l'ex biblioteca a contenitore culturale in cui ospitare le scuole di musica, questa sede, adeguatamente predisposta, potrebbe valorizzare il patrimonio ereditato da Bortolotto e consentire a studenti e studiosi di usufruirne. E in virtù di questi presupposti, la mozione impegna sindaco e giunta ad avviare tutte le procedure necessarie a ottemperare alle volontà espresse dal maestro Bortolotto e a individuare la sede più idonea ad accogliere, valorizzare e garantire la fruibilità del patrimonio da parte di cittadini e studiosi.
L'ASSESSORE
«Prima vorrei capire esattamente di cosa si tratta, poi si potrà parlare di luoghi e iniziative». L'assessore Pietro Tropeano spiega di essere ancora in attesa delle risposte alle lettere inviate da lui stesso e dalla direttrice della Biblioteca al notaio che si occupa dell'eredità e agli eredi Bortolotto. «Non sappiamo di quanto materiale parliamo, del tipo di dischi, spartiti e libri - prosegue Tropeano -, visto che finora nessuno ci ha spiegato in cosa consiste il lascito. Quando sapremo l'ammontare dell'eredità sia in termini di numeri che di valore, allora potremo parlare del luogo dove sistemarlo dopo averlo portato da Roma a Pordenone e di come valorizzarlo». Solo una volta appresi ufficialmente dal notaio i particolari dell'eredità, l'amministrazione comunale prenderà in considerazione l'ipotesi più adatta a garantire la visibilità e l'utilizzo del prezioso dono.
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Il Gazzettino