Insulta la vicina per il colore della pelle, lei chiama i carabinieri

Insulta la vicina per il colore della pelle, lei chiama i carabinieri
PORDENONE - C'è una donna, negli alloggi Ater di via Candiani, che vive nel terrore. Il vicino di casa continua a insultarla per il colore della sua pelle....

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PORDENONE - C'è una donna, negli alloggi Ater di via Candiani, che vive nel terrore. Il vicino di casa continua a insultarla per il colore della sua pelle. L'aggredisce con parole umilianti, che fanno male, soprattutto se a subire la discriminazione razziale è una donna sola e indifesa. Domenica sera il 49enne, di Pordenone, prima di cena ha cominciato a prendere a pugni la porta di casa della donna e a insultarla. Lei ha chiamato il Nue112 e, quando le hanno passato il centralino dell'Arma, il carabiniere che ha raccolto la segnalazione al telefono ha sentito distintamente i colpi.

 

Ha inviato una pattuglia del Radiomobile, ma l'uomo si era già allontanato e non è stato possibile rintracciarlo. La vittima ha spiegato che aveva già sporto denuncia in passato, ma la situazione non era affatto migliorata. Alle 20.30, quando l'equipaggio si era ormai allontanato, Pizzut ha nuovamente preso a pugni la porta d'ingresso della donna e l'ha insultata perchè è nera. Attraverso il 112 è arrivata una nuova richiesta d'aiuto. I carabinieri sono arrivati in via Candiani nel giro di qualche minuto, sorprendendo il 49enne davanti alla porta della vittima. «Che cosa volete?», ha gridato. Ha affrontato i militari tentando di colpirli con una testata andata a vuoto. Una volta immobilizzato è stato accompagnato in caserma e arrestato per resistenza. È stato chiesto anche l'intervento di un medico, perchè l'uomo aveva bisogno di essere sedato per evitare che potesse farsi del male. Nel primo pomeriggio di ieri è stato processato per direttissima dal giudice Milena Granata, che ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in modo che i carabinieri, dalla propria sala operativa, possano accertare in tempo reale se esce dall'alloggio. Il processo è stato aggiornato al 12 settembre, perchè l'avvocato Laura Fagotto, che sostituiva una collega, ha chiesto termine a difesa. Nel frattempo la vittima delle vessazioni ha sporto una seconda denuncia per gli episodi di domenica sera. Carabinieri e Procura (il caso è seguito dal sostituto procuratore Federico Facchin) sono molto preoccupati. Saranno interpellati anche gli uffici amministrativi dell'Ater per verificare la possibilità di una sistemazione diversa per uno dei due inquilini, in modo da tutelare l'incolumità della vittima.
C.A.© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino