Città prigioniera del ghiaccio: in 30 finiscono all'ospedale

Città prigioniera del ghiaccio: in 30 finiscono all'ospedale
PORDENONE - Ghiaccio, cadute, incidenti stradali e polemiche. Il primo vero freddo invernale è arrivato incittà e provincia. Non sono mancati i disagi ieri mattina...

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PORDENONE - Ghiaccio, cadute, incidenti stradali e polemiche. Il primo vero freddo invernale è arrivato incittà e provincia. Non sono mancati i disagi ieri mattina in quasi tutta la Destra Tagliamento a causa del ghiaccio che si era venuto già a formare nelle ore notturne a causa del drastico calo delle temperature. Inevitabilmente, proprio a causa di vere e proprie lastre che sono comparse su alcune delle principali arterie stradali, gli incidenti sono stati numerosi - in particolare in città ma anche a Porcia, Cordenons Aviano e Fontanafredda così come le cadute di persone che, a piedi o in bicicletta, percorrevano marciapiedi e piste ciclabili.

 
IN OSPEDALELa lista delle persone anziani ma anche giovani che ha dovuto ricorrere alla cure del pronto soccorso è lunga: a partire dalle 6.30 gli accessi all'ospedale Santa Maria degli Angeli sono stati 33, di cui 7 pazienti che necessitavano di un intervento chirurgico a causa dei traumi da frattura riportati nelle cadute a terra. È così che il nosocomio cittadino si è venuto a trovare in una vera e propria emergenza per quanto riguarda i posti letto, con i reparti di Medicina e Chirurgia al collasso: ulteriori accessi al pronto soccorso (con ricovero) avrebbero imposto il trasferimento dei pazienti all'ospedale di San Vito al Tagliamento. Numerose le lamentele dei cittadini dopo tante cadute, anche fuori dagli edifici scolatici.
LE POLEMICHENon sono tuttavia mancate le polemiche: «Suggeriamo alla giunta Ciriani l'attacco del consigliere Marco Salvador (Pordenone 1291) di trovare un po' di tempo anche per le cose concrete, come lo spargimento del sale onde evitare che si verifichino episodi come quelli dell'altra mattina». L'assessore comunale di Pordenone, Emanuele Loperfido, ha comunicato come da ieri mattina alle 6.30 siano entrati in azione due mezzi spargisale, con operai e uomini della Protezione civile prontamente attivati dopo che in meno di un'ora al centralino del comando di polizia locale erano giunte 80 richieste di intervento. «Mi dispiace per tutte quelle persone che sono cadute, facendosi male, che a causa del ghiaccio sono finite fuoristrada o che hanno provocato degli incidenti. Solitamente afferma lo stesso Loperfido riceviamo il giorno prima comunicazioni in merito a possibili gelate. Questa volta, in assenza di specifiche richieste, non abbiamo ritenuto necessario attivare il piano comunale delle emergenze. Dal momento che il cambiamento delle condizioni climatiche ha causato la formazione di ghiaccio in diverse strade, dalle 6.30 sono prontamente stati attivati uomini e mezzi che hanno provveduto a spargere il sale soprattutto in prossimità di strutture sanitarie, scuole, parcheggi in struttura, sottopassi ed incroci pericolosi». 

VIABILITÁ IN TILTAd andare in sofferenza, in particolare, sono stati alcuni punti della viabilità cittadina. Incidenti stradali, per fortuna senza feriti gravi, si sono verificati in via Bellasio, via Vittorio Veneto, via San Daniele e viale Martelli; qui, a causa di un tamponamento a cinque macchine, la coda di auto è arrivata sino all'ingresso della A28. Le zone più colpite dal ghiaccio sono state Borgomeduna, Torre, Vallenoncello e la zona tra il centro commerciale Meduna e la Sme. Gea è intervenuta per la pulizia della ciclabile di viale Martelli, tra le rotonde di Borgomeduna e della Riviera del Pordenone, in quanto foglie e ghiaccio rendevano insidioso il percorso. Non sono mancati altri piccoli incidenti. Tra questi anche quello che ha interessato il sindacalista Cristiano Pizzo della Cisl, tradito dall'asfalto scivoloso. «All'altezza del Flora racconta lo stesso Pizzo ho perso il controllo della macchina, finendo addosso al marciapiede che costeggia la strada. Prima di me c'erano altre due auto che erano finite fuori strada». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino