TRAMONTI DI SOPRA (PORDENONE) - Ha studiato commercio internazionale a Shangai, metropoli di 18 milioni di abitanti, con l'obiettivo di entrare a far parte dello staff...
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«Non mi piaceva molto - racconta - poi Roberto mi ha fatto vedere un borgo nel comune di Tramonti di Sopra di cui mi sono subito innamorata. È un paradiso, immerso nella natura. È Borgo Titol, da cui ha preso il nome il nostro agriturismo».
Sorridente e cortese Xiadlei è anche instancabile e molto determinata. «Abbiamo ristrutturato un vecchio casale - dice - e non è stato facile. Ma adesso il più è fatto: mancano solo da ultimare le camere per l'accoglienza dei turisti. Per l'arredamento ho scelto tutti mobili usati, con una storia, in legno, fatti restaurare da un artigiano». Anche la scala che collega la zona pranzo con quella della notte ha mantenuto la forma di un tempo, con le assi scricchiolanti.
«Mi piace che la casa racconti le vicende di queste montagne, con i suoi suoni, i suoi colori e la sua suggestione». Xiadlei serve ai tavoli dell'agriturismo: «Quando sono arrivata a Tramonti ho deciso di recuperare una tradizione del posto che si stava perdendo: la lavorazione del formaggio "dal cit" e sono diventata una casara. L'avessi saputo prima avrei studiato agraria all'università».
Xiadlei prende lezioni dai «vecchi» casari del paese. «Oggi proponiamo questo formaggio particolare di cui conosco tutti i "segreti" della lavorazione. Mi piace e piace alla gente».
Il «formai dal cit», tipico della Val Tramontina, nasce all'esigenza di riutilizzare le forme di formaggio non perfette. Le forme vengono fatte a pezzettini ricoperte di latte, panna e aromi naturali e il tutto viene mescolato fino a ottenere una crema densa. Alla fine si presenta come un formaggio spalmabile, dall'odore forte e dal sapore piccante. Un tempo veniva conservato in recipienti di pietra, dai quali prende il nome: «cit», vaso. In cucina, all’agriturismo, c'è la mamma di Xue che, col marito vive a Tramonti nove mesi all'anno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino