FIUME VENETO (Pordenone) - «Diffidare di guaritori, esoterismo, massaggi e spiritismo. Il male è una cosa seria». L'esorcismo oggi, spiegato, più che raccontato, da don...
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La possessione violenta, non lontana dall'immagine cinematografica che ha fissato la raffigurazione popolare dell'esorcismo: «Il male che a volte - racconta - dà una forza sproporzionata. Permette a un bambino di alzare tavoli che nemmeno 4 persone riuscirebbero a spostare, ad una persona di parlare lingue sconosciute. Casi estremi, ma esistenti».
Anche nel pordenonese: «In due anni di lavoro ho ricevuto richieste d'aiuto da centinaia di persone, ma quelle che davvero avevano bisogno di me si possono contare sulle dita di una mano». Però ci sono state e ci sono ancora: «Perché ci possono volere anni. È un percorso a tappe, io li chiamo post-it, perché il diavolo fa i fatti suoi, i suoi interessi». Fatto anche di formule, però: «Sono poche, ma vanno utilizzate».
C'è però quello che forse al giorno d'oggi è il problema con il quale un prete esorcista viene maggiormente a contatto, quello della cosiddetta infestazione: «Riguarda proprio gli ambienti. Anche in Friuli esistono molti casi di ambienti infestati dal male». Qualche esempio: «Case con bagni bloccati, tutti nello stesso momento. Gli stessi bagni, poi, tornano a funzionare quando la persona in questione esce di casa. Poi le televisioni che si accendono da sole, rumori, colpi sordi, odori strani, tutte possibili manifestazioni del demonio». Infine una constatazione: «Il male, durante le difficoltà odierne, si sente di più. E abbiamo meno armi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino