Droga nelle scuole, segnalati oltre 100 studenti: sono tutti minorenni

In provincia ci sono oltre cento minorenni segnalati come assuntori di droga
PORDENONE - Un centinaio di adolescenti seguiti dai servizi territoriali dell’Azienda sanitaria per polidipendenze. È un numero significativo e che riassume...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE - Un centinaio di adolescenti seguiti dai servizi territoriali dell’Azienda sanitaria per polidipendenze. È un numero significativo e che riassume l’entità del fenomeno droga a Pordenone in ambito scolastico. Si tratta di ragazzi che, generalmente, non chiedono aiuto spontaneamente, ma approdano ai servizi stessi perché costretti, per esempio, al momento di prendere la patente.  Sono i dati forniti da Lucio Bomben, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell’Aas5, sul fenomeno delle dipendenze, e che vanno ad affiancarsi a quanto emerso in queste settimane sull’allarme droga a Pordenone. «La scuola da sola non può rispondere a tutte le criticità - sottolinea il responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale Dino Castiglioni - e la soluzione non può essere, concordano tutti, una prevenzione fatta come nel passato, con interventi nelle classi per spiegare i pericoli dell’assunzione di stupefacenti». «Otterremmo esattamente l’effetto contrario - spiega il consigliere comunale e regionale Alessandro Basso -, quello di suscitare ulteriore curiosità». Ma non può essere neanche affidata esclusivamente alle forze dell’ordine anche perché, sottolinea l’assessore alla Sicurezza Emanuele Loperfido - vorremmo che la Polizia locale potesse dedicarsi al decoro della città, invece che intervenire su questi temi.

IL PROGETTO

Una prima risposta sul fronte della prevenzione arriva da un progetto firmato dall’amministrazione comunale assieme alla Polizia locale, all’Aas5, all’associazione Proscenium e a Marco Anzovino, al Rotary Pordenone e al Rotary Alto Livenza. Il titolo è “I ragazzi per esempio”; lo strumento, laboratori di teatro e musica che coinvolgeranno - in questa prima fase - 20-25 studenti dei primi anni delle scuole superiori. Ma la questione è complessa e il sindaco annuncia che l’amministrazione metterà in campo tutti gli strumenti a disposizione: “Se c’è una patologia, questo territorio ha anche gli anticorpi per combatterla - premette Alessandro Ciriani -, e questa partita la vinciamo se tutti si responsabilizzano. Oggi il fenomeno dell’assunzione di stupefacenti è tangibile, e si può entrare in contatto con queste sostanze molto più facilmente di quanto accadeva in passato”. L’amministrazione dice no a un approccio puramente investigativo e repressivo: “Quello che presentiamo oggi è un progetto che dà una prima risposta, ma che ha bisogno di essere irrobustito con un piano organico. Dobbiamo utilizzare tutte le competenze che abbiamo sul territorio per mettere assieme un pacchetto di azioni di sensibilizzazione e di prevenzione”. Da una parte il bando delle politiche sociali, dall’altra il percorso avviato mercoledì in seguito all’incontro con i due assessori regionali competenti che, spiega il primo cittadino, “ci hanno chiesto di presentare un’architettura, una macroprogettualità che verrà certamente sostenuta”. A questo si affiancheranno il servizio da un milione 300mila euro appena affidato con il bando del partenariato per l’innovazione, con l’implementazione di servizio già esistenti, come quello degli educatori di strada. “Se ciascuno farà la sua parte - conclude Ciriani -, si può sicuramente vincere. L’ultimo aspetto è la responsabilizzazione delle famiglie, che dovrebbero per esempio imparare a dosare un po’ meglio la disponibilità di denaro nelle tasche dei ragazzi”. Ultimo soggetto chiamato in causa, i pubblici esercizi: “Nei loro confronti cercheremo di fare un’opera non di carattere repressivo, ma di sensibilizzazione”. Per ora, via al progetto “I ragazzi per esempio”, che punta su teatro e musica che, spiegano Giovanna Santin e Alfredo Grossi per i Rotary, tengono lontano i ragazzi dalle dipendenze. Il progetto, illustrato da Ascanio Caruso di Proscenium, prevede laboratori di teatro e di scrittura di canzoni. Si inizierà cercando di capire quali scuole possano essere interessate, per poi individuare una classe o un gruppo elettivo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino