Concorso in ritardo, 40 laureati in medicina a rischio

Concorso in ritardo, 40 laureati in medicina a rischio
PORDENONE «Siamo dottori in Medicina e Chirurgia non ancora...

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PORDENONE «Siamo dottori in Medicina e Chirurgia non ancora abilitati all'esercizio della professione. Ci siamo laureati da poco e siamo in attesa del bando ministeriale che descriverà le modalità e le tempistiche di svolgimento delle prove di abilitazione. Questa comunicazione è in ritardo di circa due mesi rispetto agli anni precedenti e rischia di impedire a noi futuri medici di cominciare a svolgere la nostra professione entro luglio, così come previsto dalla legge. Ciò porterà ad un ritardo inaccettabile all'ingresso nel mondo del lavoro di centinaia di professionisti». E' la protesta di una quarantina di laureati in Medicina e Chirurgia dell'Università di Udine - tra cui ci sono numerosi giovani residenti in tutta la provincia di Pordenone - che sollecitano una soluzione per scongiurare di veder compromettere le loro possibilità per completare il percorso di formazione. «Questo rallentamento è puramente di natura istituzionale - è la denuncia -. Il 9 maggio 2018 è stato approvato un decreto dal precedente Ministro, Valeria Fedeli. Le nuove direttive prevedono un esame diverso rispetto al precedente, svoltosi per l'ultima volta il 12 febbraio scorso dai colleghi del nostro stesso anno accademico. Questo creerebbe non solo una disparità di trattamento, ma soprattutto non consentirebbe di avere con sufficiente anticipo una bibliografia o una raccolta di domande su cui esercitarsi e prepararsi al fine di affrontare al meglio la prova scritta finale. Questo ostacolerebbe ancora di più la possibilità di centinaia di neolaureati di potersi abilitare e di poter accedere ai percorsi di formazione specialistica successivi». «Sollecitiamo l'attuale ministro dell'istruzione Bussetti a considerare con più serietà le criticità della nostra attuale situazione - è l'appello finale dei futuri medici friulani -. Chiediamo di permettere a tutti i dottori in Medicina e Chirurgia laureatisi in questo periodo di poter sostenere in tempi regolari il tirocinio abilitante, previsto per aprile, maggio e giugno. Infine, sosteniamo che sia necessario ripristinare la precedente prova finale scritta, in quanto non sussistono le condizioni e le tempistiche sufficienti per attuare le nuove modalità e per potersi preparare in maniera adeguata».

L.P.© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino