PORDENONE - La bellissima Ornella Muti non c’era ieri mattina in tribunale: è accusata di truffa aggravata e di aver indotto un medico a commettere falso ideologico nel...
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Ieri mattina davanti al giudice Patrizia Botteri, la truccatrice e talvolta stylist della Muti, Valeria Marchetti, si è seduta sul banco dei testimoni. Molti i «non ricordo» ed «è passato troppo tempo» della truccatrice come risposta alle domande dell’avvocato di parte civile Bruno Malattia (rappresenta l’Associazione teatro Pordenone). Tanti da "meritare" la strigliata del giudice che l’ha redarguita: «Cerchi di rispondere alle domande, sforzandosi di ricordare».
E si ricordava la tosse della Muti a Gorizia, il suo malessere, la visita in ospedale appena atterrata a San Pietroburgo. Ma non i particolari sui quali insisteva Malattia, come la data di emissione del biglietto aereo per la Russia. Poi c’è stata la testimonianza di Valeriano Colucci, di un ufficio stampa che si è occupato dell’evento di San Pietroburgo. Anche lui, dopo aver rimarcato che si "occupava" anche di Sharon Stone, ha ricordato il malessere dell’attrice e la visita in ospedale. Quindi la parola è andata all’avvocato della Muti, Salvatore Sciullo: ha chiesto nuovamente che fosse sentito come teste anche Vladimir Putin. Richiesta bocciata dal giudice che ha rinviato per discussione l’udienza al 24 febbraio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino