Electrolux, lavoratori in assemblea: «Il presidio non si smobilita»

PORCIA (Pordenone) - Lo stabilimento dell'Electrolux
PORCIA - «Dal nuovo Governo ci aspettiamo un'immediata assunzione di responsabilità che porti alla conferma dei volumi e dei siti produttivi di Electrolux in Italia». Lo...

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PORCIA - «Dal nuovo Governo ci aspettiamo un'immediata assunzione di responsabilità che porti alla conferma dei volumi e dei siti produttivi di Electrolux in Italia». Lo ha affermato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, che stamani ha partecipato a un'assemblea dei lavoratori Electrolux di Porcia (Pordenone).




Durante l'assemblea con sciopero dei lavoratori si è deciso di mantenere il presidio degli ingressi, mentre sul blocco delle merci si vedrà il da farsi nelle prossime ore. Ieri la multinazionale aveva dato una sorta di «ultimatum» sulla libera circolazione delle lavabiancheria e lavasciuga pronte e destinate ai vari mercati internazionali. Se non ci dovesse essere la rimozione del blocco - al momento parziale - è stata annunciata la volontà di procedere con denunce e la richiesta dell'intervento della forza pubblica.



«Lo stabilimento di Porcia - ha aggiunto Palombella - ha un ruolo strategico fondamentale anche verso gli altri siti produttivi italiani: se non c'è la sua riconferma, vuol dire che presto o tardi gli altri seguiranno la medesima strada. Questa non è solo una lotta per salvare Porcia, ma è paradigmatica per l'intero comparto dell'elettrodomestico italiano». Sul piano industriale presentato ieri a Roma, il leader della Uilm ha aggiunto di non essere sorpreso «perché ci aspettavamo certi numeri. L'azienda ha provato ad anticipare il piano previsto per aprile, a fine investigazione. Questo è certo un grande campanello di allarme perché indica esuberi spropositati, ma sopratutto non contempla investimenti adeguati per garantire la continuità produttiva per il futuro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino