Mascherine a 50 centesimi: l'azienda riconvertita non le produce più

Giacomo, Monica e Antonella D’Incà titolari di “Effetto lana e cotone”
PONZANO - Le commesse per realizzare mascherine chirurgiche avevano permesso a tante piccole e medie aziende trevigiane del manifatturiero di superare la crisi ...

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PONZANO - Le commesse per realizzare mascherine chirurgiche avevano permesso a tante piccole e medie aziende trevigiane del manifatturiero di superare la crisi  dell’emergenza coronavirus, che rischiava di avere conseguenze ancora peggiori. Purtroppo la decisione del commissario governativo Domenico Arcuri di imporre un prezzo “politico” di 50 centesimi, ha chiuso questa valvola d’ossigeno per le imprese che si erano riconvertite a questa produzione. È il caso di una piccola ditta di confezioni, la “Effetto lana e cotone” di Paderno di Ponzano, che dalla terza settimana di marzo fino a fine aprile ha potuto lavorare a pieno regime.


Prezzo troppo basso per le mascherine, le farmacie non le vendono più

LA SCELTA
L’azienda, gestita dei fratelli D’Incà, Antonella, Monica e Giacomo, è stata tra le prime a “fiutare” l’opportunità, salvando posti di lavoro e riducendo le inevitabili perdite al fatturato. La commessa, proveniente da un’azienda di Castagnole di Paese, la Icasystem (specializzata in apparecchi e prodotti per le pulizie), ha portato a confezionare la bellezza di 530mila mascherine, tutte in tessuto tnt a tre strati, del peso di circa 90 grammi. Le chirurgiche erano destinate al personale dell’azienda richiedente ma sono state messe a disposizione anche di farmacie, personale ospedaliero e ditte di pulizie. Impegnati su questa linea produttiva quasi tutti i 16 dipendenti della “Effetto lana e cotone”. «Siamo stati i primi a dedicarci a questa produzione qui in zona - ha sottolineato Antonella D’Incà - la scelta di imporre un prezzo di 50 centesimi a mascherina ci ha rovinato. Abbiamo già lavorato molto sottocosto, facendoci pagare 0,51 centesimi a mascherina, per coprire così tutte le spese». Il costo era per il solo confezionamento, materiale escluso. 

LE CONSEGUENZE
Chi le mascherine le aveva già acquistate a prezzo “non politico” ha finito per ritrovarsi i magazzini pieni di merce invendibile a causa del prezzo troppo basso a cui sarebbe costretto a cederle. «Ci sono aziende che hanno investito fino a 19mila euro di materiale che non può essere venduto, se non in perdita» spiega ancora Antonella.

Qual è il prezzo ideale di mercato per le mascherine? «Un euro almeno per la vendita in Italia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino