Paura a Merlegno di Ponzano. Faccia a faccia con i ladri nel giardino della villetta

Sabato l’intrusione in casa dei gestori del ristorante Le Querce. Duska Zago: «Fuggiva dopo il furto di flessibili nel nostro garage»

PONZANO - Ha sorpreso il ladro, mentre usciva dalla propria abitazione. Se lo è trovato, faccia a faccia, nel giardino della villetta che confina con la storica trattoria...

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PONZANO - Ha sorpreso il ladro, mentre usciva dalla propria abitazione. Se lo è trovato, faccia a faccia, nel giardino della villetta che confina con la storica trattoria “Le Querce”, in via Talponera, a Merlengo di Ponzano. È successo sabato, alle 20.30. Nel locale si stava festeggiando un matrimonio. «C’era confusione e noi andavamo e venivamo con i piatti di portata» spiega Duska Zago che, con il fratello Dario, gestisce il ristorante. «La nostra abitazione è confinante. Avevo bisogno di prendere alcune cose e così mi sono avviata verso casa. Ho aperto il primo cancello e il rumore, probabilmente, ha allarmato il ladro che ha cercato di fuggire. Ma io cammino velocemente e quando ho aperto il secondo cancelletto, non saranno passati 15 secondi, me lo sono visto davanti. Un uomo robusto, sbarbato, bianco di carnagione e con un cappello in testa». Duska non ha fatto nemmeno in tempo ad avere paura. «Si è alzato una sciarpa sul viso, in modo da rendersi irriconoscibile, e poi ha saltato il cancello dell’abitazione, alto circa 1 metro e 20, ed è scappato». Lei ha addirittura tentato l’inseguimento. «Cosa cerchi? Cosa vuoi? Gli ho urlato ma, probabilmente, aveva dei complici perché non ho visto più nulla».


LA PAURA
Il fratello, che le è accanto, è davvero preoccupato: «Il ladro era di corporatura robusta, per fortuna non aveva nulla in mano e non ha reagito. Ma avrebbe potuto fare del male a mia sorella». Lo attraversa un pensiero e sul volto gli si dipinge il terrore. I miei nipotini piccoli fanno spesso la spola tra il ristorante e la casa. Il ladro avrebbe potuto trovare uno di loro. Mi vengono i brividi, se ci penso».


Il delinquente si era introdotto nel garage, al piano terra, della villetta. Aveva forzato il portoncino e, una volta all’interno, aveva rovistato tra gli scaffali in cerca degli attrezzi di cui aveva bisogno. Aveva già messo da parte un flessibile e i dischi per tagliare il metallo, alcune chiavi inglesi, e cacciaviti. «Non so se sarebbero serviti per entrare a casa nostra, tagliando le intelaiature delle finestre. Oppure se la banda - perchè di sicuro erano più di uno - si stava attrezzando per compiere furti in zona. Resta la paura. Quella farà fatica a passare». 


L’AVVERTIMENTO


Dario Zago, vicepresidente della Fipe, avverte: «Dico a tutta la categoria che quello che è successo a me potrebbe capitare anche ad altri. Con il buio, l’ora legale dalla prossima settimana e le festività natalizie che si avvicinano, tornano in azione bande di ladri decise a tutto». Aggiunge un altro dato: «I carabinieri che abbiamo subito allertato mi hanno confermato che qualche giorno fa ci sono stati altri due furti in locali pubblici». La sorella Duska, nome in ricordo di uno zio mancato in Russia, ascolta attentamente. All’improvviso, come se parlasse con se stessa, assicura: «La prossima volta cercherò di non agire d’istinto. In quella frazione di secondi non ci ho pensato un attimo e l’ho rincorso. Era molto più grande di me e non ho calcolato che avrebbe potuto colpirmi. Magari farmi del male. Abbiamo le telecamere che riprendono tutto il perimetro di casa e del locale e sono sicura che i carabinieri li prenderanno. Stamattina consegneremo i filmati delle telecamere». Insieme i due fratelli, alla fine, sbottano: «I furti sono uno sfregio alla privacy delle persone. Entrano in casa e quando se ne vanno non ci si sente più al sicuro. Per questo diciamo basta che è ora di finirla». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino