Pontebbana, il piano da 200 milioni si è perso a Roma. Coinvolge tre ministeri, ma dal governo nessuna notizia

Pontebbana, il piano da 200 milioni di euro si è perso a Roma. Coinvolge tre ministeri, ma dal governo nessuna notizia
PORDENONE - In ballo ci sono almeno tre ministeri e un comitato interministeriale. Nel dettaglio, i dicasteri interessati sono quelli dell'Economia e delle Finanze, delle...

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PORDENONE - In ballo ci sono almeno tre ministeri e un comitato interministeriale. Nel dettaglio, i dicasteri interessati sono quelli dell'Economia e delle Finanze, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Ambiente. Il comitato invece è il Cipe, cioè il grande collettore attraverso il quale passano le opere più importanti. E importante, quest'opera, lo è davvero. Si tratta infatti del "famoso" piano da 200 milioni di euro chiamato a risolvere - ponte sul Meduna a parte - i problemi annosi della Pontebbana. Non solo nel Pordenonese, ma lungo tutta l'asta di pianura, quindi anche in provincia di Udine. Tre ministeri e un comitato, si diceva. Quindi quale sarebbe il problema? C'è eccome, perché nonostante le pressioni arrivate dal Friuli Venezia Giulia, a Roma si è incagliato tutto.


LO STOP
Era una delle promesse del neo parlamentare Graziano Pizzimenti. Non una figura di secondo piano, dal momento che quel maxi-piano per la Pontebbana lo aveva "firmato" proprio lui, quando in Regione era assessore alle Infrastrutture della giunta Fedriga. Poi la "promozione" a Roma, nella legislatura nata dopo il voto del 25 settembre. E una missione, cioè quella di portare «a casa» i soldi necessari alla trasposizione pratica del piano di riqualificazione di quella che dati alla mano è una delle strade più pericolose di tutto il Paese. Invece è arrivata una prima ma importante doccia fredda. Del piano faraonico che riguarda la Pontebbana, infatti, a Roma non c'è più traccia. E certamente non perché l'ex assessore non ci abbia messo l'impegno necessario, bensì perché il dossier Friuli non sembra essere così importante dalle parti di Palazzo Chigi o di Montecitorio. «Per ora - è stato laconico Pizzimenti - purtroppo non ho notizie in merito. E i pugni li abbiamo battuti sul tavolo».


I DETTAGLI
La Pontebbana attende da decenni la modernizzazione del suo tracciato. Il maxi-studio sull'asta della Pontebbana interessava sia la provincia di Pordenone che quella di Udine. Prevedeva investimenti e migliorie per 200 milioni di euro in totale. Comprende ancora - ma solo sulla carta, visto che i soldi non ci sono - lavori da eseguire in tre fasi: si partirebbe da piccole opere di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, per poi proseguire con le rotonde al posto dei semafori e con delle circonvallazioni (tra cui quella di Casarsa di cui si parla approfonditamente nell'articolo in piede di pagina) tese a deviare il traffico per non avvelenare i paesi che si affacciano sulla statale. I maligni allora avevano parlato di un "libro dei sogni". Ora spetterà al nuovo governo, con in mano magari i dati dell'Aci, dimostrare che si sbagliavano.


I PERICOLI


Per quanto riguarda gli incidenti, il distacco è impressionante, così come lo è la situazione che riguarda il tratto più complicato della statale 13, cioè quello pordenonese. Si parta però dal quadro generale: lungo la Pontebbana nel 2021 sono stati registrati 133 incidenti stradali. Per fare un esempio, la seconda strada più pericolosa della nostra regione risulta essere la statale 14 della Venezia Giulia, che percorre il tratto meridionale del territorio regionale: nel 2021, in quel caso, gli incidenti sono stati 85. Sempre sulla Pontebbana si sono contate tre vittime. Zero lungo la statale 14. Per trovare l'autostrada A4 si deve andare fino al terzo posto, con 35 incidenti sul tratto friulano ma allo stesso tempo con cinque vittime della strada. Al quarto posto per pericolosità la "251" della Valcellina. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino