Ponte di Vidor, progetto bloccato: tra Veneto Strade e i sindaci è guerra aperta

Il ponte di Vidor
VIDOR - Sul ponte, la spaccatura fra Veneto Strade e le amministrazioni interessate alla realizzazione del nuovo ponte di Vidor è netta. Lo si ricava, senza ombra di...

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VIDOR - Sul ponte, la spaccatura fra Veneto Strade e le amministrazioni interessate alla realizzazione del nuovo ponte di Vidor è netta. Lo si ricava, senza ombra di dubbio, da una lettera che il direttore generale di Veneto Strade Silvano Vernizzi ha indirizzato nei giorni scorsi alla Regione Veneto, in particolare all'assessore Elisa De Berti, e alla Provincia, rappresentata dal presidente Stefano Marcon. Nella lettera, l'ente parte da una missiva ricevuta a fine marzo da parte dei sindaci di Vidor, Cornuda, Crocetta, Valdobbiadene e Pederobba nella quale gli amministratori bocciano il nuovo tracciato previsto da Veneto Strade, dimostrando invece di preferire quello del 2014, senza considerare, secondo Vernizzi, «i notevoli vantaggi tecnici ed economici della nuova soluzione». Il tutto senza tener conto, sempre nell'opinione di Veneto Strade, che il vecchio tracciato «necessita di una notevole rivisitazione, non appare tecnicamente sostenibile ed è economicamente più oneroso».

L'INTERVENTO
Per questo Vernizzi dichiara esplicitamente di non condividere la posizione delle amministrazioni comunali e sottopone la questione all'amministrazione regionale e a quella provinciale. In sostanza, spetterebbe ai due enti il compito di intervenire «al fine di proseguire la progettazione seguendo una soluzione condivisa». Tale richiesta è preceduta da una lunga analisi nella quale, in particolare, Vernizzi sottolinea che la vecchia soluzione costa 80 milioni di euro, la nuova 50 circa. Dal punto di vista tecnico «le maggiori criticità riguardano gli aspetti idraulici legati alla struttura di sostegno del viadotto di attraversamento del Piave, aspetti monumentali e paesaggistico naturalistici», ma anche un intervento di ampliamento del depuratore di Covolo Pederobba.

POSIZIONE FERMA


Ma i sindaci interessati non demordono: va preso in considerazione, secondo loro, il vecchio tracciato. «Io non accetterò mai questa nuova proposta -dice il sindaco di Pederobba Marco Turato- perché da buon padre di famiglia penso che sia inutile spendere dei soldi che non risolveranno i problemi». E il sindaco di Cornuda, ma anche consigliere provinciale delegato alla viabilità, Claudio Sartor, sbotta: «non vorrei che fosse un modo per non fare nulla. La nuova soluzione è inattuabile perché prevede una serie di vincoli ed espropri». Fabio Maggio, a sua volta consigliere provinciale oltre che assessore a Pederobba, afferma: «Il tracciato da ultimo proposto da Veneto Strade presenta delle evidenti criticità, rilevate anche da un sopralluogo condotto di recente e per Pederobba è inaccettabile. In particolare, sono stati rilevati evidenti problemi rispetto ad espropri e zone vincolate che non sembrano essere state prese in considerazione e sui quali è necessario un confronto immediato. Voglio ringraziare Claudio Sartor che da subito ha inteso procedere direttamente ai sopralluoghi ed all'individuazione di proposte operative. Questa questione non può affogare in polemica ma va risolta in fretta a vantaggio del territorio. Senza considerare che per affermare che una soluzione sia più conveniente dell'altra occorrerebbe che vi fosse uno stanziamento di risorse che allo stato attuale non esiste».
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Il Gazzettino