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PADOVA - A giugno si aprono i cantieri sul ponte Paleocapa. Un'operazione che richiederà lo smontaggio del manufatto, circostanza che potrebbe mettere in difficoltà, dal punto di vista viabilistico, il rione della Specola. Ad annunciarlo è stato ieri il vicesindaco Andrea Micalizzi. «Sì l'iter che porterà all'apertura del cantiere procede spedito - ha spiegato il numero due di palazzo Moroni - A breve pubblicheremo il bando di gara ed entro marzo ci dovrà essere l'assegnazione dei lavori. Questo significa che per il mese di giugno dovrebbero aprirsi i cantieri».
Ponte smontato e riparato in officina
«Inizialmente i lavori sarebbero dovuti costare 800mila euro - ha continuato - è intervenuta, però, la Soprintendenza che ha dato precise indicazioni. Indicazioni che ci costringeranno a smontare pezzo per pezzo il manufatto in ferro e a ripararlo in officina. Un'operazione che comporterà maggiori costi per un milione di euro». Lo smontaggio del manufatto non consentirà per parecchio tempo di raggiungere da riviera Paleocapa via Riello e, di conseguenza, il quartiere Specola. Circostanza che rischia di avere conseguenze molto pesanti sul traffico.
Gli altri interventi
Martedì scorso, intanto, sempre Micalizzi ha fatto approvare in giunta una delibera grazie alla quale vengono stanziati 980mila euro per il restauro di tre ponti storici. Nello specifico sono stati approvati i progetti esecutivi dei tre interventi. Questo significa che a breve i lavori saranno messi in gara e che i cantieri potranno aprirsi entro la prossima estate. Il primo cantiere troverà posto a pochi passi da ponte Paleocapa. I lavori, infatti, riguarderanno ponte dell'Osservatorio, il manufatto pedonale che consente l'acceso alla Specola. Il ponte conduce da piazza Academia Delia all'osservatorio astronomico della Specola, storicamente chiamata Torlonga, attraversando il canale Naviglio Interno. Ad essere restaurato sarà poi il ponte Del Maglio che consente il collegamento tra la Pontificia basilica di Sant'Antonio costruita nell'anno 1238 si legge nella relazione allegata al progetto e l'Orto botanico che, realizzato nell'anno 1545 per delibera del Senato della Repubblica Veneta, rappresenta il più antico orto botanico. Sempre la prossima estate i lavori interesseranno anche ponte San Leonardo. La struttura, a poca distanza da porta Molino e porta Savonarola, fu costruita nel 1140, rifatta in pietra alla fine del Duecento e restaurata nel 1467. Di qui passavano le acque del canale della Bovetta, scavato per ordine di Ezzelino. Il ponte sorge in quella che fu contrà San Leonardo nei pressi del borgo Molino, una zona che ebbe nel Medioevo un intenso sviluppo sociale. In San Leonardo esisteva una chiesa omonima, demolita durante le soppressioni napoleoniche, in cui si celebrava la prima messa del mattino della città. Questi interventi da un lato s'inseriscono nella politica di messa i sicurezza dei ponti in città portata avanti, ormai da anni, dalla giunta Giordani. Dall'altro confermano l'impegno del Comune sul fronte della tutela e del recupero de patrimonio storico-architettonico cittadino. In questo senso va, per esempio, il restauro della cinta muraria che entro la prossima estate potrà contare anche su una nuova illuminazione.
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