Ancora vandalismi contro il sindaco: «Temo per la mia famiglia»

Il sindaco Martino Schiavon nel suo ufficio in Comune a Ponte San Nicolò
Ha ritirato l’auto in carrozzeria lunedì. Il giorno dopo è stato vittima del sesto atto vandalico. Ancora una volta sotto attacco il sindaco di Ponte San...

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Ha ritirato l’auto in carrozzeria lunedì. Il giorno dopo è stato vittima del sesto atto vandalico. Ancora una volta sotto attacco il sindaco di Ponte San Nicolò Martino Schiavon. Qualcuno gli ha rotto lo specchietto retrovisore della sua Ford. È il sesto episodio di cui è vittima, e ora la rabbia ha lasciato spazio alla paura. 


Tutto è iniziato a fine ottobre quando il primo cittadino, sollecitato dai residenti del quartiere San Leopoldo, ha effettuato un controllo in zona patronato per convincere i giovani ad indossare regolarmente la mascherina e ad evitare assembramenti. Dopo essere stato offeso e deriso, il sindaco si è visto obbligato a sanzionare tre dei più esagitati con un verbale da 400 euro. 
Il mese di novembre è stato costellato da minacce anche gravi e da atti vandalici. Una mattina di inizio novembre Schiavon è uscito di casa per recarsi in municipio e ha trovato l’auto distrutta: i finestrini in pezzi e sfondati e la carrozzeria danneggiata con un bidone dell’immondizia, danni per seimila euro. In quell’occasione il malvivente autore del gesto si è ferito e ora i carabinieri della locale stazione stanno attendendo l’esito dell’esame del dna per avere una prova ancora più schiacciante a carico del presunto responsabile, K.M., ventenne di Ponte San Nicolò, riconosciuto dai residenti come l’autore materiale del danneggiamento, già noto alle forze dell’ordine anche per reati in materia di stupefacenti. Non sarebbe uno dei multati per le restrizioni Covid-19, ma farebbe parte della medesima compagnia di San Leolpoldo. Un paio di giorni dopo qualcuno si è recato a casa del sindaco, ha suonato il campanello e quando la moglie si è affacciata ha ricevuto una caterva di insulti e minacce. Nell’oscurità non è stato possibile identificare il responsabile del gesto. 
Una mattina il presunto autore del primo danneggiamento si è recato in municipio e nell’ufficio del sindaco ha ripetuto frasi senza senso, riferendo che i suoi legali gli hanno garantito che non gli accadrà nulla. Per essere più convincente e allo scopo di intimorire Schiavon, non ha esitato a battere più volte i pugni sulla scrivania del sindaco.
Il quarto episodio contro il sindaco e la sua famiglia si è consumato a fine novembre, poco prima di cena. Qualcuno ha preso a calci il cancello della casa e ha sfondato la cassetta delle lettere. Ancora i vicini di casa hanno notato un esagitato che urlava tutta la sua rabbia contro il sindaco e i suoi familiari. Dopo questo episodio l’attività dei carabinieri è stata potenziata attraverso la così detta “vigilanza dinamica”. E il giorno dopo Schiavon si è dotato di un sofisticato sistema di videosorveglianza a tutela della propria abitazione. Chi vuole rendere la vita impossibile al sindaco sapeva che la sua vittima si stava muovendo con un’auto sostitutiva: è stato in grado di rintracciarla non distante da casa sua e l’ha lordata con della vernice. Poi ha sradicato una piccola palma da un giardino e l’ha gettata sopra il mezzo. 

«Sono in costante collegamento con i carabinieri - ha detto ieri visibilmente preoccupato Schiavon - mi metterò in contatto anche con il prefetto per capire quali soluzioni prendere per chiudere questo incubo che sta distruggendo la serenità non soltanto del sottoscritto, ma anche dei miei familiari. Non accetto che un territorio come il nostro fatto di brava gente, debba ospitare uno sconsiderato che si crede impunito e continua a farmi del male senza un motivo. Ci vuole coraggio nella vita. Se ha qualcosa da dirmi mi affronti. Chi si comporta da vigliacco non gode della mia stima». Il ventenne è del primo danneggiamento, per gli altri episodi ci sono finora denunce contro ignoti.
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Il Gazzettino