Guasto elettrico alla centralina: le campane svegliano tutto il paese

Guasto elettrico alla centralina: le campane svegliano tutto il paese
PONTE SAN NICOLO' - Tutti giù dalle brande nel buio della notte. Nessuna emergenza, ma un guasto elettrico. È stata una notte agitata per i residenti della...

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PONTE SAN NICOLO' - Tutti giù dalle brande nel buio della notte. Nessuna emergenza, ma un guasto elettrico. È stata una notte agitata per i residenti della frazione di Roncaglia di Ponte San Nicolò. A partire dalle 2.30 e per due cicli distinti di tre minuti ciascuno, le campane della parrocchia di San Basilio di via Piave hanno cominciato a suonare a festa. L’episodio non è passato inosservato e decine di residenti si sono svegliati. Numerosi i messaggi inoltrati al sindaco Enrico Rinuncini in cui, anche in maniera non troppo elegante, si chiedeva di intervenire per ripristinare la quiete. E ieri mattina in municipio sono arrivate parecchie telefonate di protesta. 

Il primo cittadino ieri, tra il serio e lo scherzoso, ha commentato: «Vivo a Roncaglia e proprio venerdì ho festeggiato il mio compleanno. Probabilmente qualcuno ha voluto farmi una sorpresa in una maniera originale». Tornando subito serio Rinuncini ha proseguito: «Da quello che ho appreso si sarebbe verificato un guasto alla centralina che regolamenta il corretto funzionamento delle campane e dal computer in remoto è partito il segnale. Di qui il fuoriprogramma che ha svegliato la collettività. E’ giusto sottolineare che il disagio è rimasto circoscritto ad una quindicina di minuti, nulla di grave dunque e mi dispiace se qualcuno si è risentito». A far arrabbiare il sindaco sono stati alcuni messaggi ricevuti durante la notte conditi di frasi blasfeme: «Intanto invito tutti ad esprimersi con maggiore eleganza. In seconda istanza voglio precisare che il sindaco non è il responsabile del regolare funzionamento delle campane della chiesa».
Tra coloro che hanno commentato l’episodio c’è anche chi ha ricordato come in passato le campane in piena notte suonavano per situazioni di grave emergenza: «Come non ricordare le alluvioni - ha detto un anziano di Roncaglia - con le campane che ci avvisavano di prestare massima attenzione perché la furia del fiume aveva spazzato via gli argini. Risentire dopo anni le campane in piena notte ci ha fatto tornare indietro di quarant’anni e non è stato piacevole». 
A riportare la situazione alla normalità l’altra notte ci hanno pensato alcuni volontari della parrocchia che, grazie a un computer collegato al suono delle campane, hanno disattivato il programma garantendo a tutti di poter tornare a dormire. A Roncaglia ieri, oltre a numerosi residenti imbufaliti, non sono mancati anche coloro che hanno ricordato: «Siamo ormai in estate. Durante la notte, dormendo con le finestre aperte per il caldo, è facile sentire allarmi di case o di aziende suonare all’impazzata. Per non parlare di cani che abbaiano o peggio ancora di rumori molesti provocati da giovani che tirano fino a tardo nei pressi di esercizi commerciali. Ebbene - hanno concluso - a volte occorre anche un po’ di buon senso. In fin dei conti non è successo nulla di grave». 

Nella giornata di ieri alcuni tecnici specializzati hanno effettuato tutte le verifiche necessarie al sistema che regolamenta il suono delle campane per scongiurare futuri analoghi episodi. 
Cesare Arcolini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino