Cimadolmo, massi sotto il viadotto per rafforzare la riva del Piave

Cimadolmo, massi sotto il viadotto per rafforzare la riva del Piave
CIMADOLMO - Ventiquattro ore per mettere in sicurezza il ponte. Sono stati completati ieri i lavori di rafforzamento della spalla del viadotto sul Piave a Cimadolmo. Trenta...

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CIMADOLMO - Ventiquattro ore per mettere in sicurezza il ponte. Sono stati completati ieri i lavori di rafforzamento della spalla del viadotto sul Piave a Cimadolmo. Trenta camion colmi di enormi massi sono stati scaricati dal pomeriggio di domenica lungo la riva destra del ramo del Piave a nord del ponte che collega Cimadolmo all'isola delle Grave. Un intervento d'emergenza i cui tempi sono stati dettati anche dalle previsioni meteo. Non è ancora chiaro se la soluzione adottata per l'ultimo - in ordine di tempo - dei ponti sul Piave ad essere ristrutturati possa essere definitiva o meno. Qualche centinaio di metri più a nord del manufatto, infatti, l'erosione prosegue senza sosta limando il margine dell'isola delle Grave. Ma per ora quella che è stata una vera corsa contro il tempo permette di tirare il fiato. «Abbiamo dovuto chiedere una procedura d'urgenza alle Province di Vicenza e Pordenone per ottenere le pietre che sono state portate sin qui da diversi camion - ha spiegato Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, che da domenica ha seguito in prima persona gli interventi - Abbiamo anche dovuto stornare i fondi per questo intervento da altri capitoli di spesa. Ma l'urgenza ce lo ha richiesto». Soddisfatto anche il primo cittadino di Cimadolmo. Ma per capire cosa succederà al ramo di sinistra del fiume bisognerà attendere la prossima piena col rilascio massiccio di acqua da monte. E potrebbe essere questione solo di pochi giorni.
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Il Gazzettino