Ponte di Vidor, ok di Veneto Strade: «Avanti con il progetto dei sindaci»

Il ponte di Vidor
VIDOR - Ponte di Vidor: i sindaci ottengono da Veneto Strade che si vada avanti con il progetto di collegamento tra Destra e Sinistra Piave del 2014, quello che i Comuni...

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VIDOR - Ponte di Vidor: i sindaci ottengono da Veneto Strade che si vada avanti con il progetto di collegamento tra Destra e Sinistra Piave del 2014, quello che i Comuni interessati dall'opera avevano valutato positivamente. E poi Ats ha rassicurato che il nuovo depuratore di Crocetta del Montello non rappresenterà un ostacolo alla realizzazione del tracciato originario, né un grosso aumento dei costi per l'opera.

IL VERTICE
Si è svolto ieri pomeriggio, 25 maggio, nella sede di Mestre di Veneto Strade un nuovo vertice per il ponte di Vidor: c'erano per la Regione i consiglieri Tommaso Razzolini (FdI), promotore del tavolo di confronto fra Comuni, Provincia e Veneto Strade, e Silvia Rizzotto (lista Zaia), presidente della II commissione, per la provincia di Treviso la vicepresidente Martina Bertelle e poi i sindaci Mario Bailo (Vidor) con il vice Albino Cordiali, Claudio Sartor (Cornuda) che è anche consigliere provinciale delegato alla viabilità, Marco Turato (Pederobba), Luciano Fregonese (Valdobbiadene) e Marianella Tormena (Crocetta). Per Ats hanno partecipato l'ad Pierpaolo Florian e il direttore generale Roberto Durigon, mentre per Veneto Strade il direttore generale Silvano Vernizzi che ha ribadito ai presenti come le scelte urbanistiche spettino ai Comuni e alla Provincia e Veneto Strade porterà avanti quanto i Comuni richiederanno.

LA VOLONTÀ


E la voce dei sindaci e della Provincia è stata unanime: andare avanti con il progetto originario, quello che allontana dall'abitato di Covolo di Pederobba la viabilità innestandosi sulla Feltrina, scartando quello proposto da Veneto Strade che riporterebbe il traffico tra le case dell'abitato, collegandosi poi con la provinciale 84. Ats ha chiarito che il nuovo depuratore è più piccolo (40mila metri cubi) rispetto a quello previsto in origine, dunque non dovrebbero esserci così enormi maggiori costi se si darà corso al tracciato originario. Il sindaco di Pederobba ha evidenziato come il progetto di Veneto Strade taglierebbe a metà Covolo, per poi sollevare, con il collega Bailo, il rischio che procedendo in quella direzione si dovrebbero espropriare anche abitazioni per dare corso alla strada. Bertelle ha rimarcato che la scelta del tracciato spetta ai Comuni. Invernizzi si è quindi impegnato a procedere con uno studio progettuale basato sul vecchio tracciato. «Questo incontro conclude Razzolini segna un passo in avanti per un nuovo collegamento viario sul Piave. La prima priorità ora è avere un progetto definitivo con un tracciato condiviso con cui poi andare a caccia di fondi».
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Il Gazzettino