Bocconi avvelenati lungo la pista ciclopedonale: cane salvo per miracolo

Bocconi avvelenati lungo la pista ciclopedonale: cane salvo per miracolo
PORTO VIRO - Torna l’incubo dei bocconi avvelenati a Porto Viro. Come già era accaduto in passato nella stessa area che corrisponde alla passeggiata...

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PORTO VIRO - Torna l’incubo dei bocconi avvelenati a Porto Viro. Come già era accaduto in passato nella stessa area che corrisponde alla passeggiata ciclopedonale del Collettore Padano, tra le piscine e piazza mercato, sono state nascoste ancora una volta nel verde polpette letali che stanno mettendo in particolare apprensione i proprietari dei cani che qui trascorrono parte del tempo libero.  

La zona che balza nuovamente alle cronache per queste assurde quanto infami azioni, è la stessa in cui già qualche anno fa alcuni malcapitati quattro zampe avevano perso la vita dopo atroci sofferenze proprio a causa del veleno, nascosto nella carne che avevano ingerito durante la passeggiata. Anche in questi giorni è accaduto un episodio similare che fortunatamente ha avuto un risvolto positivo con un cane che è scampato al pericolo. Dopo aver ingoiato uno dei bocconi disseminati ai lati della stradina, il cane è stato presto soccorso dai suoi proprietari che accortisi dell’accaduto gli hanno somministrato del sale grosso per favorire il vomito. L’animale è stato quindi portato dal veterinario per le necessarie cure e oggi può dirsi fuori pericolo. Resta però la rabbia e il dispiacere per un gesto tanto crudele che si ripete nel tempo. L’accaduto è stato segnalato alle forze dell’ordine con la speranza che possa finalmente essere fatta luce su quanto si sta perpetrando in un percorso immerso nel verde che è considerato un vero e proprio paradiso dai proprietari dei cani che qui, lontano dai veicoli a motore, possono trascorrere il tempo libero coi propri amici a quattro zampe. Il sospetto che si sta facendo strada tra gli habituè del percorso, visti i caratteristici granellini di colore blu trovati nell’impasto delle polpette, è che possa essere stata utilizzata della metaldeide, un composto chimico utilizzato in agricoltura come lumachicida. Resta da chiedersi chi possa essere l’infame autore di un tale gesto e quale sia la bestiale ferocia alla base di un’azione del genere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino