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TREVISO - È pronto da quasi un anno: lavori terminati, autorizzazioni incassate, allacciamenti fatti. Ma è vuoto, inutilizzato. Il polo Amazon di San Giuseppe è uno dei piccoli misteri della città: annunciato come soluzione ideale per sollevare dal degrado un buco nero come era l’ex area Scardellato e per dare nuovo impulso all’occupazione con almeno cento assunzioni, non è mai decollato. Stando alle voci, il polo per la logistica avanzata dovrebbe partire entro giugno.
A Ca’ Sugana, dove con l’approvazione del progetto, le bonifiche fatte, le prescrizioni rispettate e le autorizzazione rilasciate ritengono la pratica chiusa, attendono con curiosità gli sviluppi: «Adesso - precisa il sindaco Mario Conte - dipende solo dalla società». Amazon, dal canto suo, ripete da sempre che appena pronta comunicherà la data di inizio delle attività, senza però dare ulteriori indicazioni. Al momento si contano solo gli appuntamenti mancati: si parlava, sempre in via informale, di un’inaugurazione per settembre, poi maggio. Adesso l’orizzonte temporale più probabile è, appunto, giugno.
LE CARATTERISTICHE
Il progetto del polo Amazon a ridosso della città è piaciuto subito all’amministrazione comunale. Diventerà una stazione di transito per la consegna dei pacchi per capoluogo e cintura urbana attraverso una flotta di furgoncini elettrici a bassissimo impatto ambientale.
IL QUADRO
Il settore della logistica sta comunque attraversando un periodo di attesa. Nella Marca il tema è molto sentito. Se infatti a Treviso si aspetta ancora che il primo pacchetto Amazon parta, a Riese Pio X da qualche mese è attivo invece l’impianto modello che serve a coprire l’area castellana: attualmente ci lavorano un centinaio di addetti. A Roncade invece l’amministrazione comunale attende il pronunciamento della Regione sul progetto del maxi polo, sempre Amazon, che a ridosso del casello autostradale intende realizzare un magazzino da 60mila metri quadrati, che nel periodo invernale arriverà a contare fino a 2.700 lavoratori, destinato a rifornire il centro di Riese e, quando aprirà, quello di Treviso.
I DUBBI
Il sindacato osserva la situazione. Alberto Irone, segretario della Filcams Cgil, non nasconde una certa preoccupazione: «I consumi si stanno riducendo globalmente - osserva - e inevitabilmente gli effetti ci saranno sulla grande distribuzione e, appunto, sulla logistica. Siamo anche noi in attesa di capire cosa farà Amazon a Treviso. Sappiamo che il progetto è piaciuto molto all’amministrazione comunale perché andava a recuperare un’area in degrado. Adesso però è tutto congelato e non abbiamo capito cosa potrà accadere. Al momento il polo trevigiano è solo una scatola vuota».
L’ALLARME
Qualche dubbio se lo fa venire anche il Pd provinciale.
Il Gazzettino