Poliziotto reclutava e gestiva le prostitute. La Procura di Treviso fa appello contro la scarcerazione di Ivan D'Amore

Poliziotto reclutava e gestiva le prostitute. La Procura di Treviso fa appello contro la scarcerazione di Ivan D'Amore
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PREGANZIOL (TREVISO) - Per la Procura di Treviso il poliziotto Ivan D’Amore deve essere riarrestato. Il sostituto procuratore Davide Romanelli ha infatti presentato appello contro la scarcerazione del 32enne di Preganziol, ex militante di Fratell d’Italia che al momento ha soltanto l’obbligo di firma quotidiano, accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione assieme alla compagna nonché socia in affari Merceby Primera Morales, 50enne colombiana che si trova rinchiusa nel carcere veneziano della Giudecca. Secondo gli inquirenti i 400 euro a settimana che D’Amore incassava da lucciole e trans sudamericane per il subaffitto di quattro appartamenti (due a Treviso, uno a Preganziol e uno a Martellago) sono, di fatto, la prova dello sfruttamento. Il poliziotto, nel corso dell’interrogatorio, ha ammesso di aver preso i soldi sottolineando però che si trattava soltanto dell’affitto delle case a luci rosse.

 

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Il Gazzettino