Troppe malattie in aereoporto per lo sciopero, scatta l'indagine della Polizia di frontiera

MARCO POLO Passeggeri in attesa del volo all'aereoporto di Venezia
MESTRE - Dopo l’ultimo sciopero nazionale di domenica scorsa, a Tessera è stata aperta un’indagine. La Polizia di frontiera in questi giorni sta acquisendo...

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MESTRE - Dopo l’ultimo sciopero nazionale di domenica scorsa, a Tessera è stata aperta un’indagine. La Polizia di frontiera in questi giorni sta acquisendo informazioni sulla cinquantina di dipendenti di Triveneto Sicurezza che si sono messi in malattia quel giorno, per capire se si trattasse di vere patologie o di un’adesione camuffata allo sciopero. L’intervento della Polizia potrebbe essere stato provocato dalle dichiarazioni alla stampa di un sindacalista il giorno della protesta: «Il comparto sicurezza ha avuto un’adesione del 100%, c’erano il triplo di certificati di malattia e lunghissime code ai varchi di sicurezza passeggeri, soprattutto dopo le 18» aveva detto Renato Giachi della Filcams-Cgil tirando le somme delle quattro ore (dalle 14 alle 18) di sciopero all’aeroporto intercontinentale Marco Polo di Tessera. 


Triveneto Sicurezza è la società che si occupa del controllo di persone, bagagli e merci ai varchi dello scalo veneziano e che Sicuritalia ha acquisito da Save all’inizio dell’anno. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs avevano proclamato sciopero per il settore sicurezza e vigilanza privata (mentre Ugl non ha aderito), le altre categorie dei confederali per le compagnie aeree Volotea, Ryanair e EasyJet, oltre che per i controllori di volo Enav (cui ha aderito anche Ugl). 


IL PRECEDENTE


Per quanto riguarda la sicurezza forse ad influire sull’andamento della protesta di domenica a Tessera è stata l’esperienza del 22 aprile scorso quando uno sciopero indetto da A.L. Cobas era stato in parte vanificato dalla decisione del’Azienda di mettere in turno 142 persone sui circa 350 dipendenti: «Il giorno di Pasqua, con una mole di lavoro enorme e code infinite di passeggeri ai varchi di sicurezza, in turno c’erano solo 91 addetti. - avevano commentato allora i sindacalisti autonomi - È evidente che se mettono in turno 142 persone per il 22 aprile, giornata molto meno impegnativa dal punto di vista dei carichi di lavoro, lo fanno per impedire una partecipazione attiva allo sciopero». Complessivamente domenica durante le quattro ore di sciopero sono stati 25 i voli cancellati, su 250 tra arrivi e partenze in programma nella giornata al Marco Polo: oltre a Volotea, tra i vettori coinvolti dalla protesta c’erano Malta Air, Crewlink, Easyjet, che ha visto saltare le tratte per Lione, Amsterdam, Londra, Olbia, Manchester, e Ryanair, che ha cancellato le destinazioni Minorca, Napoli, Copenaghen, Palermo, Londra e Catania. I passeggeri erano stati avvisati dalle compagnie e non si sono presentati in aeroporto, e quindi i disagi hanno riguardato sostanzialmente i viaggiatori dei voli confermati che si sono ritrovati a sopportare lunghe code provocate dalla protesta degli addetti ai varchi di sicurezza.
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Il Gazzettino