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PADOVA - Si gioca tutta nel campo del centrodestra la battaglia per i più presenti in Consiglio comunale. I due contendenti, stando ai numeri pubblicati in questi giorni sul sito del Comune, sono infatti il consigliere della lista Peghin Davide Meneghini e il capogruppo di Fratelli d'Italia, Matto Cavatton.
TESTA A TESTA
Stando ai ricavi legati ai gettoni di presenza elargiti per la partecipazione ai consiglieri comunali e alle commissioni il periodo in questione è quello tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2022 sul gradino più alto del podio troviamo Meneghini, che in sei mesi ha totalizzato 2.111,4 euro, staccando di poche decine di euro Cavatton che si è fermato a quota 2.065,5 euro. Se si va a verificare però l'effettiva partecipazione ai lavori di Palazzo Moroni, il discorso cambia. Dall'inizio della legislatura, infatti, il consigliere della lista Peghin ha partecipato a 61 sedute tra commissioni e consigli, mentre Cavatton è arrivato a quota 64. E allora, come si spiega il fatto che Meneghini ha guadagnato di più? Il motivo è semplice: le conferenze dei capigruppo, a cui l'esponente di FdI è tenuto a partecipare, non vengono retribuite.
I POSIZIONAMENTI
Passando dal centrodestra al centrosinistra, a totalizzare un gran numero di presenze è anche il capogruppo del Partito democratico Gianni Berno che, da inizio legislatura, ha potuto contare su un introito legato ai gettoni pari a 1.973,5 euro e 60 presenze.
LA RICHIESTA
Proprio per questo a fine novembre tutti i capigruppo presenti nel parlamentino comunale hanno sottoscritto una lettera inviata al presidente del consiglio comunale Antonio Foresta. «Come capigruppo di maggioranza e minoranza si legge le inviamo una proposta di revisione dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, il cui importo per il Comune di Padova è fermo dal 2005 a 45,9 euro. Si chiede dunque di voler inviare tale comunicazione ai parlamentari eletti nei collegi del Veneto perché sollevino il problema nelle sedi opportune, valutando anche la possibilità di presentare un emendamento in sede di discussione della legge di Bilancio per riequilibrare la situazione nei comuni come Padova dove l'indennità è tra le più basse in assoluto, ponendo fine a situazioni inique in cui i consiglieri hanno il medesimo carico di responsabilità e di impegno amministrativo ma importi dei gettoni sono molto diversi». In questi giorni intanto sempre sul sito del Comune sono state pubblicate le spese sostenute da Giunta e Consiglio nel 2022 per i viaggi istituzionali. Un dato salta agli occhi anche se si tratta di cifre più che modeste. L'ex assessore all'Ambiente, Chiara Gallani (in carica fino allo scorso 16 giugno), per viaggi di servizio e missioni ha speso più del doppio del sindaco Sergio Giordani. La prima infatti ha sostenuto spese per 781,90 euro, il secondo per 362 euro. Decisamente più austero Tarzia, che non è andato oltre i 13, 4 euro.
Il Gazzettino