Veneto, Forza Italia apre campagna per Regionali e avvisa Zaia

Leonardo Padrin (a sinistra) con il governatore Zaia
VENEZIA - Prima ancora di sapere quando si voterà (il 17 o il 24 maggio), Forza Italia apre la campagna elettorale per le Regionali in Veneto. E già fissa due paletti in merito...

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VENEZIA - Prima ancora di sapere quando si voterà (il 17 o il 24 maggio), Forza Italia apre la campagna elettorale per le Regionali in Veneto. E già fissa due paletti in merito all’alleanza: «Leali ma non subordinati», scandisce Leonardo Padrin, il capogruppo degli azzurri a Palazzo Ferro Fini che dopo l’"esplosione" del Pdl pare avere preso pure la guida politica, oltre a quella amministrativa, del partito. Tant’è che l’apertura della campagna elettorale con tanto di monito al leghista Luca Zaia, la lancia lui, riservando a Marco Marin, senatore e coordinatore veneto di Forza Italia, il compito di chiudere l’incontro pubblico in programma stasera a Padova.


Tra l’altro, l’incontro di stasera (ore 21 hotel Crowne Plaza con dirette streaming sulla pagina Facebook “Leonardo Padrin” e sul sito www.leonardopadrin.com) registra presenze e assenze di peso, quantomeno sul piano dei relatori.

Che sia una iniziativa che il partito appoggia lo dimostra il parterre di big: oltre al coordinatore Marin, ci saranno la capogruppo di Forza Italia all’Europarlamento Elisabetta Gardini, Simone Furlan dell’ufficio di presidenza di Forza Italia e l’europarlamentare azzurro Remo Sernagiotto, oltre ai consiglieri regionali Moreno Teso, Renzo Marangon e l'assessore Davide Bendinelli.

Gli altri azzurri, quelli che in Regione fanno parte del gruppo Pdl-Forza Italia per il Veneto, sono stati invitati ma né il capogruppo Piergiorgio Cortelazzo, né Dario Bond, né gli assessori Massimo Giorgetti, Elena Donazzan e Isi Coppola figurano tra i relatori (e i maligni fanno presente che far sedere accanto Coppola e Marangon avrebbe provocato scintille). La lista di Forza Italia per le Regionali comunque sarà unica e prove di intese si avranno già domani a Palazzo Ferro Fini, quando l’assemblea legislativa voterà i tre delegati da mandare a Roma per l’elezione del Capo dello Stato: «I due gruppi voteranno lo stesso delegato», dice Padrin.

Stasera si parlerà anche di alleanze e di programmi. «A Zaia - dice Padrin - diremo che siamo leali ma non subordinati». Tradotto? «I patti si fanno adesso, della giunta si parla adesso, di come si affronteranno i prossimi cinque anni di amministrazione si parla adesso». Compresa la parte relativa ai programmi. Padrin cita sanità e turismo: «Sulla sanità la posizione di Forza Italia è chiara: diminuzione delle Ulss, applicazione puntuale del Piano socio-sanitario, un ospedale ogni 2-300mila abitanti. Quanto al turismo, è fondamentale che ci sia un’unica rete per tutti gli operatori, sia pubblici che privati».

E se oggi Padrin presenterà il parere di un costituzionalista per dimostrare che il limite dei due mandati per candidarsi in consiglio regionale può essere tranquillamente retroattivo, resta aperto il tema delle candidature azzurre. «Io sono per un totale rinnovamento», dice Padrin.


Quanto alla sfidante di Zaia e del centrodestra, gli azzurri paiono non preoccuparsi. Anzi. «Mi fa piacere la convergenza della candidata governatrice del Pd Alessandra Moretti sulla riduzione delle Ulss, lo chiedevo già un anno fa con un mio progetto di legge», rimarca Padrin. Che provoca sul tema dell’autonomia della Regione: «Se il ministro Graziano Delrio dicesse quello che dice Alessandra Moretti, sarei già contento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino