OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
AVIANO - «I vertici militari delle forze armate statunitensi che si addestrano sui poligoni militari presenti sul nostro territorio, affiancati dal comando militare del Fvg, si stanno dando un gran da fare per verificare l'immutata disponibilità dei nostri governanti regionali e locali, nel concedere l'utilizzo del proprio territorio per le esercitazioni militari. Al solito, determinante sarà la mediazione sull'entità dei finanziamenti "ristoratori" previsti dal bilancio di previsione della Difesa. Pochi spiccioli ma bene accetti in cambio di inquinamento e devastazione». È quanto sostiene, in una nota, il Circolo Legambiente Prealpi Carniche: «Nell'ultimo summit, a Maniago, è stata addirittura valutata l'urgenza di coniugare gli addestramenti militari con la salvaguardia dell'ambiente, obiettivo primario delle attività militari, anche con l'utilizzo di fantomatici munizionamenti green - proseguono gli ambientalisti -. In realtà, nel poligono di Cao Malnisio, dopo 70 anni di esercitazioni, si è determinata una situazione divenuta ormai intollerabile di inquinamento ambientale verificato da analisi del suolo, disagio acustico e impatto sulla salute per i centri abitati confinanti a poche decine di metri, impedimento alla fruizione della montagna, devastazione dei prati stabili. Per questo stiamo chiedendo e avviando, con o senza le amministrazioni locali che finora si sono dimostrate poco sensibili, un progetto partecipato per la bonifica e chiusura della servitù militare e la valorizzazione sostenibile del territorio».
DANDOLO
Ma anche sui vicini poligoni del Dandolo e del Cellina Meduna che secondo Legambiente «sorgono contradittoriamente in un'area protetta della rete Natura 2000, zona Sic e Zps dei magredi di Pordenone, è presente un pesante fardello ambientale e sociale».
CELLINA MEDUNA
«Per non parlare del poligono Cellina Meduna - conclude Legambiente -, il cui territorio è devastato da esercitazioni, pericolose per la popolazione come dimostrato dall'allevamento di polli bombardato impunemente da un mezzo corazzato. Movimentazione di mezzi e aviolanci, con km di tracciati inquinati da resti di pneumatici e prati stabili devastati. Inquinamento da metalli pesanti e radioattivi, come il torio, la cui presenza è stata verificata dall'Arpa su alcuni bersagli di cui restano i terrapieni, mai bonificati nonostante i livelli di inquinamento superassero i limiti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino