CORDENONS Presentato al Consiglio comunale il bilancio di previsione del 2020. Per la sua approvazione definitiva bisognerà attendere la settimana prossima, quando...
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LA DISCARICA
Nell’anno in corso 100mila euro provenienti dalla discarica saranno impiegati per contrarre la tassa dei rifiuti. «E questa - sottolinea il sindaco - è una promessa mantenuta. Secondo le proiezioni la riduzione media della Tari sarà del 12-13 per cento per le famiglie, dell’11% per le attività commerciali e artigianali. Questo risultato vantaggioso è stato ottenuto grazie anche ai minori oneri di smaltimento rifiuti e alle maggiori entrate Conai ottenute attraverso la differenziazione di carta e plastica». Nella sostanza una famiglia composta da due persone, che vivono in un’abitazione di 150 metri quadrati, la Tari passerà da 182 a 159 euro con un risparmio di 23 euro l’anno. Una famiglia di quattro persone, che vive in 200 metri quadrati, pagherà non più 284 ma 247 euro l’anno, con un risparmio di 37 euro. Invece una famiglia di sei persone, che abita sempre nella stessa superficie, beneficerà di uno sconto di 49 euro l’anno: da 360 a 311 euro.
LA POLEMICA
Ma è stata proprio la Tari a infiammare il Consiglio. L’ordine del giorno riguardante la tassa sui rifiuti ed il compostaggio domestico, presentato dall’opposizione, non è passato. Sono volati attacchi pesanti nei confronti dell’assessore Lucia Buna, della quale sono state chieste le dimissioni, soprattutto da parte dei consiglieri Pepe e Longo, ai quali l’esponente della Giunta ha risposto con convinzione: «La riduzione della Tari per chi adotta il metodo del compostaggio domestico è allineata alle tariffe degli altri comuni. Attualmente agli utenti che lo adottano non è vietato esporre ramaglie di dimensioni rilevanti durante i periodi di maggior potatura. Valuteremo insieme alla Commissione consiliare se introdurre per esempio la definizione “ramaglie di grosso calibro”. Questo per fare ancora più chiarezza».
Il finale ha riservato altri attacchi sul piano personale. Ed è pure volata una bestemmia, tanto che il presidente del Consiglio, Andrea Gobbo, si è visto costretto a chiudere frettolosamente la seduta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino