ROVIGO - In sei mesi in Polesine si sono persi per strada quasi 300 abitanti. Da gennaio a giugno, infatti, il numero dei residenti in provincia è calato di altre 282...
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Insomma, una graduale scomparsa del Polesine. Proprio ieri, fra l’altro l’Istat ha diffuso il Focus veneto sul Censimento permanente, che seppur poco attuale visto che i dati sono riferiti al 2021, è comunque utile per leggere le dinamiche demografiche in atto. Non a caso, si evidenzia come «in Veneto la popolazione legale riferita al 31 dicembre 2021 ammonta a 4.847.745 residenti e rispetto al 2011 è diminuita dello 0,2%, la riduzione più significativa si registra nella provincia di Rovigo, -5,5%, mentre la provincia di Verona registra il più alto incremento +2,6%». Uscendo dalle percentuali i numeri fanno ancora più paura, perché la diminuzione in valore assoluto fra 2011 e 2021 in Polesine è stata di 13.447 residenti, ovvero come se in dieci anni fossero scomparsi tutti gli abitanti di Porto Viro, oppure quasi tutti quelli di Bosaro, Papozze, Frassinelle, Bagnolo di Po, Villamarzana, Guarda, Pincara, Salara, San Bellino, Gaiba, Villanova Marchesana, Canda e Calto. È il valore di gran lunga più alto del Veneto, visto che Belluno e Padova hanno perso ciascuno 10mila residenti, rispettivamente il -4,8% ed il -1,2%, mentre Vicenza si è fermata a 7.066 pari al -0,8%, e le altre province hanno invece numeri in attivo: 1.100 residenti in più a Treviso, 7.837 a Padova e oltre 23mila a Verona.
POCHE NASCITE
Non solo, ma sempre secondo i dati riferiti al 2021, Rovigo ha il tasso di natalità più basso del Veneto, 5,1 per mille a fronte di una media regionale, che è uguale alla media nazionale, pari al 6,8 per mille. Ha anche il tasso di mortalità più alto, il 14,3 per mille rispetto ad una media regionale dell’11 per mille. L’elevata mortalità si spiega soprattutto nell’elevata età media, 49 anni, rispetto a una media regionale di 46,4 e nazionale di 46,2. Anche l’indice di vecchiaia, che è il rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e la popolazione di età fra gli 0 e i 14 anni, moltiplicato per 100, vede il Polesine svettare con il dato più alto, ben 256,8 rispetto a una media regionale di 189 e nazionale di 187,6. Stesso discorso per un altro dato, particolarmente significativo perché misura il “peso” della popolazione in età lavorativa, ovvero l’indice di dipendenza strutturale che si calcola come rapporto tra la popolazione con meno di 14 anni o più di 65 anni e quella in età attiva fra 15 e 64 anni, moltiplicato per 100: in provincia di Rovigo è 61,1, rispetto ad un valore medio del Veneto di 57,3.
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Il Gazzettino