In arrivo 10,5 milioni dal Pnrr: finanziati la curva nord dell'Euganeo e il palazzetto per la pallamano

Il progetto per lo stadio Euganeo
PADOVA - Potenza del Covid, che riesce a far intravvedere traguardi che due anni fa sarebbero stati solo sognati. Ed è così che a Padova arriveranno altri 10,5...

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PADOVA - Potenza del Covid, che riesce a far intravvedere traguardi che due anni fa sarebbero stati solo sognati. Ed è così che a Padova arriveranno altri 10,5 milioni per attrezzature sportive. La notizia è che avremo anche la curva nord dello stadio, nuovi impianti per il rugby e via discorrendo. Un’attrezzatura da capitale del nord-est se anche Aldo Cazzullo trova Verona “complessata” e Venezia uno “show room”. Dunque quasi quasi gli crediamo quando aggiunge: «Padova ha una posizione centrale nel nord-est, dal punto di vista geografico, autostradale, ferroviario. Ha un’antica tradizione universitaria, un solido retroterra industriale, un flusso sia di pellegrini sia di turisti. È pure diventata patrimonio Unesco, grazie ai capolavori di Giotto e degli altri pittori del Trecento». E capitale, dice, «vuole dire tante cose messe assieme». Dunque ecco perchè il fatto che i progetti presentati siano stati ammessi senza riserva induce all’orgoglio. Del resto per concorrere al bando “Sport e inclusione sociale” bisognava presentarli entro il 25 aprile, ad appena un mese dalla pubblicazione.

Gli interventi

Il Comune ce l’ha fatta - anche questo è un segno - e i piani sono ambiziosi. Il più spettacolare riguarda lo stadio Euganeo ed è in pratica lo specchio di quello che si sta facendo alla curva sud. Ovvero avvicinamento al campo della tribuna con una nuova struttura e fra la vecchia e la nuova un palazzetto sportivo per la pallamano che userà le vecchie tribune: costo 4 milioni di euro. Alla “Cittadella sportiva” del Valsugana per 3,9 milioni comprendono un nuovo campo centrale per il rugby, la riqualificazione degli spogliatoi, la costruzione di un campo da calcio per il Valsugana calcio e l’efficientamento energetico di tutto il complesso sportivo. La rigenerazione del PalaKioene per 2,6 milioni comprende la totale riqualificazione energetica del Palazzetto con il rifacimento del campo compreso il riscaldamento a pavimento, la riqualificazione degli spogliatoi e la realizzazione ex novo di due palestre per gli allenamenti. Un’apposita commissione ha valutato i tre progetti entro 90 giorni. Ora l’amministrazione dovrà pensare a perfezionarli ulteriormente ed avviare i lavori entro la fine di marzo del 2023, con l’obiettivo, comune a tutti i progetti “targati” Pnrr di essere completati entro il 2026.

Gli investimenti

Questi fondi si aggiungono ai 30 milioni che sono già stati investiti in questi cinque sullo sport in città, una cifra pari quasi al 5% del bilancio comunale. La filosofia è creare dei poli sportivi in città per evitare quelle commistione che crea difficoltà organizzative agli atleti e alle loro famiglie. È così per la Cittadella del Valsugana, lo è ancora di più per il PalaKioene che diventerà il polo del volley in città con la costruzione delle due nuove palestre. Non sarà più necessario “migrare” in altri impianti per gli allenamenti. Il palazzetto dedicato alla pallamano permetterà anche di “chiudere” l’anello dell’Euganeo realizzando la curva nord. Padova grazie a questo progetto voluto fortemente anche dalla Federazione che lo ha scelto come strategico diventa il Centro tecnico nazionale della Pallamano femminile e quindi il punto di riferimento per questo sport in grande crescita. Portando ad allenarsi stabilmente in città un centinaio di giovani promesse. La struttura permetterà di recuperare la gradinata esistente, che verrà conglobata nel palazzetto realizzando una curva che ospiterà tra i 2000 e i 2500 tifosi. Lo stadio continuerà a essere utilizzato anche per il rugby, cosi come per i grandi concerti estivi il cui palco sarà allestito lungo la pista di atletica davanti alla tribuna est.

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Il Gazzettino