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ROVIGO - Una modalità di richiesta di autorizzazione dei plateatici semplificata e uno sportello rivolto agli esercenti che fornisca le informazioni necessarie per mettersi in regola e proseguire la propria attività. L'amministrazione di Palazzo Nodari si è attivata, anche attraverso una procedura che il primo cittadino definisce «d'urgenza», per andare incontro alle problematiche dei locali pubblici del centro che dal primo aprile torneranno a pagare la Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, per mettere tavolini e sedie sulle aree esterne delle loro attività. «Abbiamo già fatto una riunione con molti degli esercenti che hanno l'autorizzazione per i plateatici che o è già scaduta o è in scadenza, e la situazione è molto diversificata - rileva il sindaco attraverso il microfono del notiziario comunale Comunichiamo - abbiamo deciso di attivare una procedura d'urgenza per cercare di venire incontro alle esigenze di tutti».
Su questo fronte, il primo provvedimento adottato dall'amministrazione riguarda «due modalità diverse di richiesta di autorizzazione da parte degli esercenti.
DARE RISPOSTE IMMEDIATE
Il primo cittadino evidenzia che «cerchiamo di arrivare al 31 marzo con una situazione che sia in grado di garantire la tranquillità e la possibilità di fare tutti gli investimenti che servono e quindi di avere la certezza che consente agli esercenti di lavorare sapendo esattamente quello che succederà a partire dal primo aprile». L'uso gratuito dello spazio pubblico all'esterno dei locali era stato reso gratuito per bar e ristoranti dal decreto Rilancio del maggio 2020 prevedendo, inoltre, un ampliamento, su richiesta del singolo esercente, anch'esso gratuito. Del resto, bar e ristoranti sono stati tra le attività che maggiormente hanno risentito, in negativo, dei vari lockdown e chiusure che hanno caratterizzato gli ultimi due anni di pandemia. A questo ritorno alla normalità che per gli esercenti, prevede di rimettere mano al portafogli, a Rovigo si aggiunge il nodo del regolamento per i dehors del centro storico al quale il Comune sta mettendo mano sulla base delle indicazioni pervenute dalla Soprintendenza, che pone rigidi vincoli paesaggistici alle strutture esterne di bar e ristoranti. Il problema del regolamento rappresenta da tempo un tema mai definitivamente risolto dalle amministrazioni comunali degli ultimi anni, sempre al centro di bracci di ferro, polemiche e discussioni. La pandemia e l'emergenza sanitaria hanno segnato una sospensione alle discussioni in corso che ora, però, tornano sul tavolo per una soluzione definitiva.
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