Plateatici, restano così fino alla fine dell'anno: l'esperimento piace a tutti

Centro storico, i plateatici rimangono fino alla fine dell'anno
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PADOVA - «I plateatici anti Covid rimarranno fino alla fine dell’anno». Ad annunciarlo è stato ieri l’assessore al Commercio Antonio Bressa. In teoria i plateatici “allargati” introdotti la scorsa primavera per agevolare il distanziamento sociale e per garantire ai locali dei posti aggiuntivi all’aperto, avrebbero dovuto rimanere in vigore fino al prossimo 31 ottobre. Poi tutto avrebbe dovuto tornare come lo scorso inverno, comprese le limitazioni volute dalla Soprintendenza. L’ottimo riscontro dell’iniziativa ha indotto però l’amministrazione, in coordinamento con le associazioni di categoria, a far scattare la proroga fino alla fine del 2020. Non solo. La giunta Giordani ha deciso di prorogare anche la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico, fissata inizialmente al 31 ottobre, fino al prossimo 31 dicembre.


L’INTERVENTO
«Sì, abbiamo deciso di prorogare il Piano straordinario per i plateatici fino a fine anno – ha spiegato ieri Bressa - Fino a tutto dicembre, dunque, le occupazioni continueranno a essere gratuite e realizzate anche in deroga ai normali vincoli».«Tutto ciò è reso possibile grazie ai provvedimenti del Governo e all’accordo con Soprintendenza per quanto riguarda le aree del centro storico – ha detto ancora l’esponente del Partito democratico – In questi mesi abbiamo riscontrato un ampio consenso da parte dei cittadini e degli esercenti. Abbiamo trovato uno strumento inedito per sostenere le attività economiche e al tempo stesso per offrire ai cittadini un modo diverso di vivere parti di città in sicurezza all’aria aperta ridisegnando lo spazio urbano. Si va avanti quindi, in attesa di capire quanto di buono di questo esperimento potrà essere recepito anche per il dopo emergenza». Per coprire i mancati introiti della Cosap (il canone per l’occupazione del suolo pubblico) il governo corrisponderà al Comune circa un milione di euro. Grazie al piano messo in campo dal Comune, poi, tra il centro e i quartieri, sono stati creati 260 plateatici anti Covid, ovvero delle aree all’aperto dove sedie, tavolini e ombrelloni rispettano rigorosamente il distanziamento sociale. Nel 2021, invece, potrebbe scattare la rivoluzione dei plateatici in piazza Dei Signori. 

IL FUTURO

Comune e Soprintendeva, infatti, archiviata la fase emergenziale legata al Covid 19, sarebbero intenzionati a studiare un piano che potrebbe dare un nuovo volto a uno dei luoghi simbolo della città. Un piano che avrebbe come obiettivo quello di liberare, almeno parzialmente, la parte centrale della piazza. A lanciare quella che è molto più di una suggestione, ha provveduto a luglio il Soprintendente Fabrizio Magani. «Sempre nel rispetto del contesto artistico e architettonico – ha spiegato Mangani – la presenza dei plateatici non va considerata negativamente. Trovo anche positive le iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale per consentire ai locali del centro di rispettare il distanziamento sociale». Il Soprintendente si è anche spinto più in là. «Sulla predisposizione dei plateatici di piazza Dei Signori, secondo me, magari alla fine di questo periodo emergenziale, si potrebbe fare anche un ragionamento più ampio – ha continuato – perché, per esempio, non utilizzare a questo scopo, pedonalizzandole, via San Clemente o, in alternativa, via Fiume. In questo modo baristi e ristoratori potrebbero avvicinare i tavolini ai loro locali, evitando ai camerieri di dover attraversare una strada aperta al traffico». «Naturalmente – ha concluso – un provvedimento di questo genere andrebbe studiato anche dal punto di vista viabilistico. In tutti i casi, a servizio della piazza rimarrebbe una strada di attraversamento». Una suggestione che è stata presa al volo da Bressa che si è anche spinto oltre. «I plateatici di piazza Dei Signori, per me potrebbero trovare posto tanto in via Fiume, quanto in via San Clemente» ha detto l’esponente del Partito democratico facendo chiaramente intendere che una prospettiva di questo tipo non dispiacerebbe affatto all’amministrazione Giordani.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino