Pezzi di plastica per aprire le serrature e rubare: arrestate due donne

Pezzi di plastica per aprire le serrature e rubare: arrestate due donne
TRIESTE - La polizia di Stato ha tratto in arresto due cittadine straniere di 26 e 24 anni autrici di diversi furti in abitazione commessi a Trieste e a Monfalcone nei mesi di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TRIESTE - La polizia di Stato ha tratto in arresto due cittadine straniere di 26 e 24 anni autrici di diversi furti in abitazione commessi a Trieste e a Monfalcone nei mesi di giugno e luglio di quest'anno. In particolare, il 23 dicembre scorso personale della Questura di Firenze ha rintracciato le due cittadine dell’est Europa e dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa a loro carico dal gip del Tribunale di Trieste. Nello specifico, le indagini hanno permesso, attraverso un accurato esame dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in prossimità dei luoghi dei furti, di evidenziare le caratteristiche fisiche delle responsabili dei delitti, consentendo  di ricostruire il loro modus operandi: attraverso l’utilizzo di parti di plastica, ricavate da comuni contenitori di detersivi, le autrici dei furti aprivano le porte delle abitazioni - di tipo blindato ma senza che fossero chiuse con mandate - introducendo gli strumenti di scasso tra gli stipiti degli infissi e riuscendo così ad azionare il cosiddetto “scrocco”, il  meccanismo della serratura che si aziona con la maniglia della porta.

L’attività investigativa si è poi sviluppata attraverso molteplici servizi di osservazione e pedinamento, che hanno consentito di identificare con assoluta certezza le autrici dei furti, grazie anche alle perquisizioni, effettuate nell’occasione, che hanno portato al rinvenimento degli strumenti di effrazione nonché della refurtiva, riconosciuta dalle parti lese e contestualmente alle stesse riconsegnata. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino