Placido Domingo all'Arena di Verona, protesta delle femministe

Placido Domingo
VERONA - «Stupore e costernazione». Con queste parole un gruppo di associazioni femministe, guidate da «Non una di meno», assieme ad alcune esponenti...

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VERONA - «Stupore e costernazione». Con queste parole un gruppo di associazioni femministe, guidate da «Non una di meno», assieme ad alcune esponenti della società civile, tra le quali la consigliera comunale di Verona, Jessica Cugini, criticano la scelta di Fondazione Arena di aver inserito Placido Domingo nel Festival 2022 (questa sera, 25 agosto) e 2023. «Domingo - scrivono in una nota - è già stato messo sotto accusa per molestie sessuali nel 2019 e nel 2020 si è dimesso dalla carica di direttore dell'Opera di Los Angeles, dichiarandosi pentito e chiedendo scusa alle vittime, salvo poi ritrattare tutto poco dopo. Ora è sottoposto ad altre gravi accuse: sarebbe membro di una setta che riduce le donne a schiave sessuali, sotto l'influenza di un sedicente guru e maestro di yoga: le indagini sono in corso in Argentina». «Lungi dal voler condannare chicchessia prima della conclusione delle indagini e al posto della magistratura competente, ci rammarichiamo di una scelta a dir poco incomprensibile e grottesca da parte della Fondazione Arena» proseguono le associazioni femministe. «L'attuale presenza di Placido Domingo al Festival lirico areniano è frutto di una decisione che evidenzia chiaramente quale sia la sensibilità della Soprintendente Gasdia riguardo a questioni di tale gravità e rilevanza. È necessaria un'assunzione di una responsabilità nelle scelte che valuti la persona e non solo la sua perizia artistica» conclude la nota. 

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Il Gazzettino