Eliana e Emanuele: «Sopravvissuti al Covid chiudiamo la pizzeria per i rincari»

Eliana Pace ed Emanuele Mariani
VITTORIO VENETO - Avevano avviato la loro attività, la pizzeria e focacceria da asporto Tanta Roba, da zero in piena pandemia, il 1 aprile 2020. Poco più di due...

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VITTORIO VENETO - Avevano avviato la loro attività, la pizzeria e focacceria da asporto Tanta Roba, da zero in piena pandemia, il 1 aprile 2020. Poco più di due anni dopo i titolari, Eliana Pace ed Emanuele Mariani, hanno deciso di chiudere, pressati dall'aumento dei costi per l'energia elettrica e per le materie prime. «Non potevamo ritoccare i prezzi delle pizze, perché anche le famiglie stanno facendo i conti con numerosi rincari, dalla spesa alle bollette» annota Eliana. E così la decisione di cedere la loro attività, chiavi in mano, a chiunque voglia avviare il proprio progetto imprenditoriale nel campo della pizza. In pieno lockdown i due giovani non avevano rinunciato al loro progetto. Così, in via Da Ponte, tra i quartieri del Centro e di Ceneda, avevano aperto la loro pizzeria e focacceria da asporto. Nessuna inaugurazione visto il momento segnato dalla pandemia, ma con il passaparola e poi con i loro prodotti si sono fatti conoscere e a poco a poco hanno costruito una loro clientela.

LA VIABILITA'
Tra le prime difficoltà da dover affrontare non tanto le restrizioni legate al Covid-19, quanto l'inversione del senso di marcia di via Da Ponte, storicamente dal Centro verso Ceneda. Il 3 giugno 2020 via Da Ponte, fino ad allora provvisoriamente a doppio senso di marcia per il cantiere sulla linea ferroviaria, non tornò con il suo storico senso di marcia, bensì venne invertito (e lo è ancora) con la sperimentazione del doppio senso di marcia nella vicina via Oberdan. «Il nuovo senso di marcia ci ha penalizzato conferma Eliana Pace -: il passaggio di auto si è ridotto rispetto a prima, quando dal Centro si poteva andare verso Ceneda. Noi abbiamo i nostri clienti affezionati, ma è innegabile che via Da Ponte non è più una zona di passaggio».

I COSTI
Posizione, questa, che da due anni viene condivisa da tutti i proprietari delle attività della via, alcune delle quali nel frattempo hanno chiuso. A peggiorare la situazione, oltre alla viabilità, i continui aumenti registrati da inizio anno su energia elettrica, mozzarella, farina e ingredienti delle pizze. «Tutto questo confermano i titolari ci ha spinto a cedere l'attività. La situazione, visti i continui aumenti dei prezzi delle materie prime e dell'energia, è diventata abbastanza ingestibile. La bolletta dell'elettricità è raddoppiata, per non parlare dei prodotti per le pizze. In questi due anni abbiamo sempre puntato alla qualità del prodotto e continueremo fino alla nostra chiusura». Una data di chiusura ancora non c'è.

LA DECISIONE


«Fino a giugno saremo qui. Per il dopo stiamo valutando. Su questo progetto avevamo investito tanto ricorda Eliana e speriamo che qualcuno voglia rilevare la pizzeria chiavi in mano». Innegabile che la decisione sia stata mossa anche per il mancato ripristino della viabilità dal Centro a Ceneda nella via. «Tutti ricordano abbiamo chiesto il ripristino dello storico senso unico. Ora pare procederanno, ma nel frattempo, per due anni, questa zona è rimasta tagliata fuori». Nei mesi scorsi a fianco della pizzeria aveva chiuso il negozio di detersivi: la titolare è andata in pensione e l'attività non è stata rilevata da nessuno.
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Il Gazzettino