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CORTINA - Le forze di polizia sono al lavoro, a Cortina d'Ampezzo, per vigilare sull'incolumità del sindaco Gianluca Lorenzi e sulla sicurezza delle opere olimpiche. Il duplice impegno riguarda innanzi tutto la persona del primo cittadino, che ha ricevuto una lettera minatoria, con esplicite minacce di morte, qualora l'amministrazione comunale continui a sostenere la costruzione del nuovo Sliding centre, la pista da bob, skeleton e slittino. Tutto ciò nell'ignoranza del procedimento, che vede l'opera affidata a Società infrastrutture Milano Cortina 2026, non certo al Comune di Cortina.
I SITI
Per le forze dell'ordine si tratta inoltre di controllare i cantieri degli impianti sportivi, per ora in particolare l'area di Ronco, dove è stato eseguito il taglio degli alberi e si sta provvedendo al recupero dei tronchi, ma un domani potrà essere interessato anche lo stadio Olimpico del ghiaccio, dove presto si aprirà un altro cantiere, per l'adeguamento della struttura.
I FATTORI
Si tiene conto anche del territorio, dell'eventuale presenza di forme di malavita organizzata, oppure di fenomeni di terrorismo. Il questo caso, nell'episodio della lettera anonima ricevuta dal sindaco Lorenzi, si tratta di una minaccia generica, non circostanziata, per cui il livello di rischio è ritenuto piuttosto contenuto. Le forze di polizia stanno svolgendo comunque vari accertamenti, volti a identificare l'autore, o gli autori, delle minacce rivolte al primo cittadino ampezzano. Fra le numerose attestazioni di solidarietà, che sono state inviate al sindaco Lorenzi, si inserisce quella di Roberto Toigo, segretario generale del sindacato Uil Veneto, che risiede nel Bellunese: «È un atto vergognoso e vigliacco, fatto lanciando il sasso e nascondendo la mano e le responsabilità. Auspico che le forze dell'ordine trovino il colpevole o i colpevoli di questo fatto gravissimo; mi metto a disposizione, qualora il sindaco condividesse con me qualsiasi necessità».
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Il Gazzettino