Conti svuotati da pirata informatico. «Mi ha lasciata con solo mille euro»

Conti svuotati da pirata informatico. «Mi ha lasciata con solo mille euro»
MESTRE - Ritrovarsi con il conto (quasi) in rosso in un batter di ciglia. Quando Giovanna Rosa, 41enne di Mestre, ha controllato l'home banking dal suo smartphone è...

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MESTRE - Ritrovarsi con il conto (quasi) in rosso in un batter di ciglia. Quando Giovanna Rosa, 41enne di Mestre, ha controllato l'home banking dal suo smartphone è rimasta senza parole. Con due bonifici, indirizzati con ogni probabilità a un prestanome (il destinatario avrebbe generalità straniere, dell'Est Europa) qualcuno era riuscito a trasferire 25mila euro. 

 
AMARA SORPRESA
La donna se ne è accorta venerdì. «Ho aperto l'app dal cellulare solo per verificare che fossero andate a buon fine delle altre operazioni. E invece ho scoperto che mi erano rimasti solo mille euro». La 41enne aveva aperto due conti con un primario operatore con filiale a Mestre, uno suo e uno cointestato con la madre. «Dal mio era partito un bonifico da 15mila euro, da quello di mia mamma un secondo da 10mila. Ma com'è potuto succedere? Ci sono tre livelli di sicurezza». Giovanna ha sporto denuncia alla polizia postale. Qui, gli agenti le hanno spiegato che il suo conto era stato attaccato da un hacker. Qualcuno che era riuscito, quindi, a entrare in possesso dei codici informatici per accedere al conto e a portare a termine operazioni iperprotette come i bonifici. Solitamente, i pirati della rete riescono a ottenere informazioni tramite mail esca, con finta intestazione riconducibile all'istituto di credito e con cui si chiedono le coordinate bancarie per verifiche interne. «Non ho mai ricevuto nulla di simile e, anche fosse - continua - non avrei mai risposto». 
IL SOSPETTO
Un attacco informatico di questo genere, ovviamente, farebbe venire gli incubi a chiunque. «Ciò che ci insospettisce - dice - è che non abbiamo mai avuto molti soldi in quei conti. Solo di recente eravamo riusciti a vendere una casa a Venezia. Questa entrata aveva portato la classica boccata d'ossigeno. I ladri potevano essere al corrente di questa cosa?» Un dettaglio, se possibile, ancor più inquietante. Ora le indagini sono partite, ma c'è da capire cosa deciderà di fare la banca. «Dovrebbero essere assicurati a quanto si legge nel contratto - continua Giovanna - ma al momento non ci hanno dato nessuna conferma». 
LE INDAGINI

La polizia cercherà di risalire ai destinatari del bonifico, prima che sia troppo tardi. Probabile, però, che serva un ulteriore passaggio per arrivare a chi è stato in grado di architettare questo sofisticatissimo colpo. Scardinare le barriere di sicurezza di un conto bancario, infatti, non è esattamente un gioco da ragazzi. Probabile che si tratti di professionisti del settore, qualcuno che può contare su un hacker d'esperienza. «È un duro colpo per me e la mia famiglia - conclude - sono ancora sotto choc, spero che gli investigatori riescano a trovare i responsabili quanto prima». 
Davide Tamiello
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Il Gazzettino