Il piper atterra e perde una ruota, Canova chiuso e voli dirottati

Il piper atterra e perde una ruota, Canova chiuso e voli dirottati
 TREVISO Il Piper dell’Aeroclub Treviso tocca l’asfalto del Canova ma perde inspiegabilmente la ruota anteriore e il piccolo velivolo frana sulla pista di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
 TREVISO Il Piper dell’Aeroclub Treviso tocca l’asfalto del Canova ma perde inspiegabilmente la ruota anteriore e il piccolo velivolo frana sulla pista di atterraggio coricandosi di lato. Istruttore e allievo escono dalla carlinga incolumi, ma è solo l’inizio di un pomeriggio di disagi per lo scalo trevigiano che deve dirottare due voli per permettere le operazioni di recupero.

 
LA MANOVRA
L’incidente è avvenuto attorno alle 12 durante una specifica manovra che si chiama “touch and go”, letteralmente toccata e fuga, ovvero un atterraggio veloce con ripartenza immediata dando di nuovo potenza al motore. Si tratta di una tecnica di addestramento per effettuare in breve tempo decolli e atterraggi quando si prende la prima licenza di volo. In uno di questi passaggi, proprio al culmine dell’atterraggio che avviene sempre con le ruote posteriori, il Piper Bravo Sierra, uno dei due in dotazione all’aeroclub, ha perso il ruotino anteriore. Gli occupanti se lo sono visto sfilare a lato del velivolo. Poi il ventre dell’aereo ha iniziato a grattare sull’asfalto come l’elica che adesso è da buttare. Scintille, scossoni, paura. Ma per fortuna nessuna conseguenza tangibile per i piloti. Disagi però consistenti per lo scalo che è stato subito chiuso al traffico aereo. In un batter d’occhio la pista si è riempita di mezzi di soccorso. Per rimuovere il velivolo sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento aeroportuale e i mezzi di AerTre.
I DISAGI
I due voli attesi nella tarda mattinata sono stati così dirottati. Quello proveniente da Bari all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, l’altro proveniente da Palermo è stato invece indirizzato al Marco Polo di Venezia. Un terzo volo, decollato da Parigi Beauvais, è rimasto in attesa finchè le operazioni di sgombero della pista non sono terminate atterrando sul suolo trevigiano con circa un’ora di ritardo sulla tabella di marcia. Mentre la Torre di controllo del Canova gestiva l’emergenza, sulla pista i mezzi di AerTre hanno provveduto a sollevare e trainare il Piper in uno dei capannoni di rimessaggio.
IL GIALLO
Resta da capire come sia potuto accadere un incidente che poteva avere anche conseguenze più gravi e sul quale, come da protocollo, Enac ha subito aperto un’inchiesta. Gli aerei in dotazione all’Aeroclub Treviso, Bravo Sierra e Bravo Papa, sono certificati e la certificazione è in capo alla ditta RR Aviation di Caorle che ora dovrà chiarire le cause. I due velivoli vengono controllati e revisionati totalmente ogni cento ore di volo. Uno dei due infatti è proprio in fase di manutenzione perchè era arrivato alla fatidica scadenza. Ma a Bravo Sierra mancavano almeno un’altra ventina di ore prima di finire nelle mani dei tecnici. Che dovranno capire come la ruota anteriore si sia potuta sganciare in questo modo.

«Non riusciamo ancora a comprenderlo. Ora l’aereo resterà fermo almeno due mesi -dice Paolo Giuliato, presidente dell’Aeroclub Treviso- Siamo assicurati, ovviamente, ma il problema non è questo. A parte l’elica che è da cambiare, dovrà essere smontato, revisionato e riparato integralmente il motore. Un lavoraccio. Questo pone un problema di gestione degli iscritti. Già con l’emergenza coronavirus abbiamo dovuto introdurre le lezioni in videoconferenza, ma con un solo aereo in esercizio sarà difficile soddisfare le necessità di tutti gli allievi anche se presto entrerà in dotazione un terzo velivolo. Dopo la catastrofe in Macedonia il club si è ripreso molto bene, ma questo è un incidente che ci costringe a riorganizzare tutta la programmazione. Vedremo di rispondere a tutte le richieste».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino