Pioggia di monetine da un centesimo in città ma nessuno capisce il motivo

Tutti a caccia di centesimi
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BELLUNO - Dovete immaginare decine di persone chine sul marciapiede. La schiena parallela al terreno, gli occhi eccitati, le mani pronte ad afferrare qualcosa. Ebbene, queste persone non hanno perso nulla. E non stanno partecipando a una caccia al tesoro. Sono cittadini normali, usciti di casa per i motivi più disparati. Chi a fare la spesa, chi per andare al lavoro, chi per raggiungere i nonni o fare una passeggiata. Ecco, durante il tragitto, in mezzo alle foglie disseminate sul marciapiede di via Vittorio Veneto, tutti hanno notato un piccolo oggetto, tondo, di rame: una monetina da 1 centesimo. Ognuno è riuscito a trovarne una per sé. 


Di solito, quando si scopre una moneta per terra, la prima reazione è di entusiasmo misto a incredulità. Non importa se vicino alle scarpe appare una banconota da 10 euro o una moneta da 50 cent. La domanda è: «Perché si è manifestata proprio a me? Oggi sarà una giornata fortunata». Ma se lo stesso ritrovamento viene fatto da decine di persone, e le monete a terra superano le centinaia (di pezzi), o qualcuno le ha perse e abbandonate al loro destino o sta succedendo qualcosa di fuori dal normale.

Tra mercoledì e giovedì alcuni punti del capoluogo sono stati invasi da monetine del valore di 1, 2 e 5 centesimi. Via Vittorio Veneto ne era piena ma ne sono state trovate anche al parco Bologna. Certo, nessuno è diventato ricco. I più fortunati sono riusciti a raggiungere l’astronomica cifra di 4 euro (divisa in monetine da 1 cent!) e sono tornati anche il giorno successivo, cioè ieri, per ritentare la fortuna. «Mercoledì – ha raccontato un signore chino in via Vittorio Veneto – ho raccolto tre euro insieme a mia figlia. È stato divertente, anche perché non c’è un gran guadagno». La ricerca è partita dal Tigotà ed è continuata fino al Super W. «Sono uscito dal Mega – ha continuato l’uomo – e mi sono incamminato verso casa. Ho trovato un anziano, piegato per terra, che rimaneva fermo in quella posizione. Poi, le ho viste: per terra c’erano tantissime monete, la maggior parte da 1 centesimo. Oggi (ieri, ndr) ne sono rimaste poche».

Le segnalazioni sono arrivate anche in Questura e ai carabinieri di Belluno ma l’origine di quelle monete è rimasta avvolta nel mistero. Qualcuno, su Facebook, ha pensato che un parroco potesse aver perso le offerte dei fedeli. Come si spiega però il fatto che siano state trovate in punti diversi della città? E come avrebbe fatto, il parroco, a non accorgersi delle monete cadute per un tratto di strada così lungo? Impossibile non tener conto della suggestione proveniente dai festeggiamenti per il patrono della città. Ieri era infatti san Martino. Secondo la tradizione, il vescovo di Tours, nel vedere un mendicante seminudo patire il freddo in mezzo a una tempesta, gli donò un pezzo del suo mantello. Poco dopo ne incontrò un altro e gli regalò l’altra metà. In quel momento il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite. C’è quindi un benefattore che avrebbe disseminato il tesoro per le vie del capoluogo? Le monetine erano quasi in fila, una dietro l’altra, come le briciole di pane lasciate dalla strega per Hansel e Gretel nella nota fiaba tedesca. 

«È una cosa strana, senza logica – ha spiegato un altro signore in via Vittorio Veneto –. O è un buontempone o si tratta di una ricerca sociologica. Ho pensato tutto il giorno a cosa potrebbe essere e sono arrivato alla conclusione che qualcuno sta facendo uno studio sui comportamenti umani. Ha lasciato le monete per terra e si è poi appostato per guardare la nostra reazione». Qualunque sia la motivazione, una cosa è certa, anzi due: nessuno è diventato ricco e molti adulti sono tornati bambini.

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Il Gazzettino