Diga mobile di Pinzano sul Tagliamento: l'Autorità di bacino cancella il progetto

PINZANO Il sito dove avrebbe dovuto essere realizzata la diga mobile
PORDENONE - La diga mobile di Pinzano sul Tagliamento non si farà più. Ieri, infatti, il viceministro della Lega, Vannia Gava, dopo un incontro con...

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PORDENONE - La diga mobile di Pinzano sul Tagliamento non si farà più. Ieri, infatti, il viceministro della Lega, Vannia Gava, dopo un incontro con l’autorità di Bacino, ha fatto sapere che il progetto della traversa mobile è finito nel dimenticatoio. Se ne parlava oramai da oltre 30 anni. Non solo. Era una di quelle opere fondamentali senza le quali non si poteva risolvere il problema della piena a valle del Tagliamento. Talmente importante che nonostante siano trascorsi sei, forse sette lustri, non è mai stata realizzata. Stiamo parlando, appunto, della diga mobile di Pinzano, la traversa a scomparsa che avrebbe dovuto bloccare l’acqua impetuosa verso valle consentendo, quindi, di mettere in sicurezza la zona bassa. Latisana in particolare. Quella diga mobile, però, oggetto di tante battaglie e polemiche, soprattutto da parte di residenti, ambientalisti e proprietari dei campi che sarebbero stati allagati per bloccare il fiume, ieri è stata cancellata. 


 

LA VICEMINSITRA
«Daremo risposte concrete alle richieste di un territorio che da oltre 40 anni attende una proposta credibile e sostenibile per risolvere definitivamente il rischio alluvionale nelle aree esondabili del fiume Tagliamento». A parlare è la legista Vannia Gava. Ieri mattina, infatti, al ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, si è svolto un incontro in cui Marina Colaizzi, segretario generale dell’Autorità di bacino delle Alpi Orientali, e l’ingegnere Michele Ferri, responsabile della progettazione del nuovo piano, hanno anticipato al viceministro Vannia Gava una nuova proposta che chiude definitivamente all’ipotesi della traversa di Pinzano, prospettando soluzioni idrauliche alternative. «L’importante lavoro svolto negli ultimi 12 mesi - ha spiegato la viceministro - che ho voluto personalmente seguire, concretizza l’impegno assunto con i territori interessati. Voglio ricordare che oggi il Tagliamento è l’ultimo fiume con corso naturale d’Europa. La cancellazione definitiva della famigerata traversa di Pinzano al Tagliamento apre a soluzioni innovative per le quali voglio ringraziare l’Autorità di Bacino. Già nelle prossime settimane il nuovo piano sarà presentato alle Regioni per le opportune valutazioni». In campo anche il senatore Marco Dreosto. «Finalmente messa la parola fine alla traversa di Pinzano, un’opera di grande impatto che scontentava tutti. Ringraziamo il nostro viceministro Gava per avere seguito la questione della messa in sicurezza idraulica del fiume. Ora aspettiamo questa nuova proposta. La Lega si conferma sempre vicina e attenta alle richieste del territorio».
 

L’ALTERNATIVA


Il viceministro su questo fronte è chiaro: l’autorità di bacino sta già lavorando e illustrerà nei prossimi giorni alla Regione l’alternativa a quelle che erano le traverse di Pinzano. «Nella presentazione del piano alle Regioni - conclude Vannia Gava - saranno illustrate le nuove soluzioni che nel mettere in sicurezza le aree del basso corso, sono compatibili con le attese del territorio». Tra le ipotesi quella più accreditata, tra l’altro emersa proprio in questi giorni, è la realizzazione di una laminazione nel nuovo ponte di Dignano che dovrà supportare la viabilità alternativa per raggiungere Udine da Pordenone è sarà soprattutto il prolungamento della Pordenone - Sequals sino a raggiungere l’A23. Non è da escludere, però, che lo studio possa proporre anche altre opere aggiuntive per rallentare il flusso delle ondate di piena verso valle. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino