Dal pinot al prosecco: primo giorno di vendemmia a Conselve tra preghiere e duro lavoro

Roberto Lorin a sin. e il vicario parrocchiale
CONSELVE -  Al via la vendemmia alla Conselve Vigneti e Cantine, la cooperativa che da oltre 70 anni riunisce oltre 600 soci concentrati tra Conselvano, Piovese e una zona...

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CONSELVE -  Al via la vendemmia alla Conselve Vigneti e Cantine, la cooperativa che da oltre 70 anni riunisce oltre 600 soci concentrati tra Conselvano, Piovese e una zona sud occidentale del Polesine. Nelle scorse settimane le attrezzature del centro di lavorazione di Conselve sono state messe a punto, così come i due centri di conferimento di Piove di Sacco e Canaro e fin dal primo mattino sono arrivati i rimorchi con le uve precoci, il pinot grigio e anche pinot nero, una qualità di uva quest'ultima che viene utilizzata per realizzare il prosecco rosé, uno degli ultimi arrivati della cantina conselvana che sta riscuotendo un buon gradimento dalla clientela.



Ieri mattina l'avvio della 71. vendemmia è stato salutato da un momento di raccoglimento e preghiera alla presenza di tutti i lavoratori con il presidente Roberto Lorin che ha accolto don Nicolò Rocelli, vicario parrocchiale di Conselve, che ha impartito la benedizione alle maestranze, ai soci presenti per una favorevole prosecuzione delle attività. Per due mesi si svolgeranno a ciclo continuo nell'arco delle 24 ore.
«La vendemmia inizia con un po' di ritardo rispetto agli ultimi anni, o meglio torna ad avere i tempi di qualche decennio addietro», spiega il presidente Lorin. La gelata dei primi di aprile infatti, oltre ad aver provocato qualche danno, soprattutto sulle uve bianche e precoci, ha poi rallentato lo sviluppo delle piante e la maturazione dei grappoli.
«Le previsioni sono quelle di una contrazione produttiva di circa il 15% rispetto allo scorso anno, essenzialmente per i motivi legati al meteo primaverile - prosegue Roberto Lorin - mentre dopo il gran caldo dei primi venti giorni di agosto è stato sostituito da condizioni ideali, in questi giorni, per portare a compimento la maturazione delle uve».
Dopo metà settimana sarà la volta del prosecco e via via le altre qualità di uve coltivate dai soci della Conselve Vigneti e Cantine, che annualmente produce circa 2 milioni di bottiglie, commercializzate in parecchi paesi del mondo, Americhe e Cina compresi.

Le ultime uve ad essere vendemmiate, ad ottobre inoltrato, saranno quelle della qualità Friularo, vitigno autoctono del Conselvano, parte delle quali devono essere raccolte a mano, seguendo un disciplinare particolare per produrre un vino di altissima qualità.


«Proseguiamo su questa strada - conclude il presidente della cooperativa vitivinicola conselvana - valorizzando l'agricoltura tradizionale del nostro territorio, con un'attenzione particolare all'ambiente: quasi la metà della nostra produzione ormai aderisce al programma lotta integrata, per le colture sostenibili e cresce ogni anno il numero delle aziende che si dotano della certificazione SQNP, cioè i disciplinari di produzione Qualità Verificata». La Cantina di Conselve è stata da poco premiata al Concours Mondial a Bruxelles con più medaglie d'oro e d'argento.
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Il Gazzettino