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CONEGLIANO - Sono 47 i pini domestici da abbattere. L’operazione verrà eseguita durante le vacanze di Natale nei giardini delle scuole Mazzini, Marconi e Maset, dopo il censimento fatto d’urgenza dallo studio di agronomi interpellato dal Comune il giorno stesso della caduta dell’albero alla primaria Mazzini. Il vicesindaco Claudio Toppan, che tra le sue deleghe di assessore ha anche quelle per le Attività manutentive, l’Arredo, decoro urbano e cura del verde pubblico, aveva annunciato un’immediata ricognizione sullo stato di salute di questa tipologia di albero risultata particolarmente a rischio, all’interno dei perimetri scolastici in modo da garantire la sicurezza.
IL RESPONSO
Il responso della relazione è impietoso per i pini domestici alla Mazzini: 19 su 20 sono da abbattere. Tra questi lo stato di salute ne ha decretato l’abbattimento di 12, ai quali se ne sono aggiunti 7 definiti “critici”, condizione che implica un’immediata potatura e una verifica ogni sei mesi fino al momento in cui inevitabilmente si giungerebbe allo stesso verdetto dei primi.
IL FONDO DI RISERVA
«Stiamo operando in emergenza, perché non era un intervento programmato, ma dopo l’improvviso crollo dell’albero alle Mazzini era fondamentale capire puntualmente quale fosse la condizione di salute degli altri pini domestici nelle scuole – spiega Toppan - Non avendo fondi sufficienti già stanziati, abbiamo prelevato 25.000 euro dal fondo di riserva, che serve proprio per far fronte a interventi urgenti e non programmati». Gli interventi si faranno dunque durante il periodo di chiusura delle scuole per le feste, poi si dovrà attendere qualche tempo per estrarre i ceppi. «Con grande dispiacere dobbiamo abbatterli, ma la sicurezza è prioritaria per evitare casi come quello appena accaduto dove la tragedia si è evitata per un soffio. I pini verranno sostituiti appena possibile – assicura Toppan – È nostra intenzione cogliere l’occasione per riordinare il verde nelle scuole in modo da organizzare al meglio gli spazi ricreativi inserendo piantumazioni che andranno a compensare quelle abbattute». L’attività di monitoraggio per gli altri alberi intanto prosegue e prevede di concluderne il censimento nell’arco di quattro-cinque anni.
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